< Previous40 L'ECOFUTURO MAGAZINE gennaio/febbraio 2021 ALIMENTAZIONE / di Fabio Buccolini* La biodiversità del cibo è una risorsa anche in cucina, a patto di riconoscerne il valore e di utilizzarla in prima persona Il passato è futuro I l cibo è uno straordinario segno identitario e, nel lockdown, tale “identità” ha aiutato. Il mangiare, ancor di più se in compagnia, ha un profondo significato simbolico, un potente e radicato se- gnale di appartenenza individuale e di comunità. Radici e identità sono parole da “maneggiare” con cura, alle volte “pericolose” che per convenienza sono confuse e fraintese. Al riguardo, lo storico Marc Bloch, con la sua metafora è fulminante ed illuminante: «La quercia nasce dalla ghianda, ma diventa quercia e rimane tale, solo se incontra condizioni d’ambiente favorevoli, che non dipendono più dall’embriologia». L’ambiente con la sua “diversità” è in grado di influen- zare il futuro e la biodiversità, in grado di far crescere una quercia grande e robusta oppure di non farla cre- scere per nulla. Biodiversità e cibo, un binomio indis- solubile da tenere a mente. È indubbio che un piatto di spaghetti con il pomodoro sia un’icona identitaria d’ita- lianità; nulla di più inesatto. Se nella ricetta ci sono pa- sta, aglio, cipolla, pomodoro e basilico, sono ingredienti che rappresentano una delle ricette (sostenibili), con la più alta concentrazione di biodiversità. La pasta secca è documentata a metà del XII Secolo in una Sicilia a cultura araba, l’aglio e la cipolla sono originari dell’Asia 41 L'ECOFUTURO MAGAZINE gennaio/febbraio 2021 Centrale e il pomodoro è giunto dalle Americhe dopo Cristoforo Colombo, nel 1492. A tutto ciò, per la consacrazione iconografica, ag- giungiamo il basilico, nativo dell’India e dell’Africa tropicale, disponendo così in tempi più recenti dell’amato Tricolore già consacrato nel gusto e nella scien- za in cucina dal grande Pellegrino Artusi. Un fantastico melting pot di biodiversità che d’italico ha la grande capacità d’interpretazione artistico-culturale che ci ha reso famosi ed è parte della nostra storia. La globalizzazione, seppur ral- lentata dal Covid-19, assomma- ta a un lustro di demagogiche esaltazioni dei singoli, rischia di cancellare le diversità e le biodi- versità in grado da sempre di far crescere “la ghianda di Bloch” alla pari delle nuove tradizioni alimentari. Con tale scenario sep- pur tentati dall’ergersi come un muro a baluardo della biodiver- sità agricola è più utile con il potere che abbiamo nell’essere “consumatori”, evitando le vacuità alle cose buone di una volta, “studiare e capire” per scegliere bene a chi dare i nostri soldi. Frutta in riduzione Se solo in Italia si coltivavano 8 mila (eco) tipi di frutta, oggi ridotti a poco meno di 2 mila, e di questi circa 1.500 sono con- siderati a rischio estinzione è chiaro che “il modello” impostoci dall’agro bu- siness intensivo e indu- strializzato, che ha nella “standardizzazione” l’elemento impre- scindibile, avrà il sopravvento. Avere chiaro tale modello aiuta a recuperare la biodiversità dei sistemi alimentari rispetto ai quali il primo Rapporto della Fao afferma che delle 6 mila specie di piante ali- mentari coltivate nel mondo, meno di 200 contribuiscono in modo sostanziale alla produzione alimentare globale e solo nove di esse rappresentano il 66% della produzio- ne totale. Stesso destino riguarda le razze animali, le risorse ittiche e i “prodotti trasformati” che giorno dopo giorno vedono erodere la propria “concentra- zione” di biodiversità. In tale scenario è molto facile auto assolversi frequentando un supermercato della grande distribuzione organizzata, che non è esente dal supportare appie- no tale modello, ma farlo “muni- ti” di senso critico e di una cultura enogastronomica, figlia di quel melting pot sopra citato, potreb- be salvare un po’ di biodiversità. Si dovrebbero leggere le etichette per conoscere ingredienti e le origini dei prodotti (l’Europa ha un siste- ma di controllo, seppur imperfet- to, migliore al mondo), evitare i “primi prezzi” (seppur econo- micamente tempi difficili si spenda abbastanza poco per nutrirsi), privilegiare produt- tori seri e di qualità, evitare “trasformati” (polveri, pu- ree, salse ecc.). In prima persona L’ultimo consiglio e for- se il più importante per difendere la biodiversi- tà, l’ambiente, la salute e il portafogli è fare del nostro peggior ne- mico il nostro migliore alleato, in altre paro- le l’arma assoluta del marketing: noi. Noi che dobbiamo evitare di esse- re superficiali, di fidarci della narrazione e di cercare risposte semplici. Per salvare il Pianeta, at- traverso il più ancestrale dei gesti, dob- biamo recuperare conoscenza ed esperienze odo- rando, toccando, assaggiando anche “junk food” se necessario, per capire, perché mangiare è scoprire. Non iniziare rapidamente a cambiare le nostre abi- tudini, oltre alla perdita certa di diversità in agricol- tura, ci condurrebbe all’ancor più grave perdita di di- versità culturale. “Vangelo” a parte, se l’uomo non vive di solo pane, è giunto il momento di aiutarci, co-creando nuove ricette, utilizzando prodotti di stagione, se possi- bile a “km zero”, per riappropriarci del “cibo futuro di una volta”. ▲ *Ricercatore e project manager gastronomico42 L'ECOFUTURO MAGAZINE gennaio/febbraio 2021 IL PUNTO / di Fabio Brescacin* D a una parte è indubbiamente necessario pre- servare le specie animali e vegetali, dall’altra dobbiamo essere realisti e prendere atto del fatto che la popolazione della Terra aumen- ta e che quanto meno necessita di essere adeguatamente nutrita. Accanto a delle oasi protette di biodiversità naturale, co- munque curate dall’uomo con spirito amorevolmente scientifico, sempre più zone del Pianeta devono essere dedicate alla coltivazione, alla produzione di cibo quindi, all’agricoltura. La vera questione è chiedersi se esiste solo un’agricoltura che depaupera le risorse naturali e la biodiversità, o se esiste anche una pratica agricola che, al contrario, cura la biodiversità e crea dei nuovi ecosistemi ove la vita non è distrutta bensì rigenerata. Il concetto di “organismo agricolo” o meglio di “indivi- dualità agricola” come proposto dalla biodinamica già nel lontano 1924, ha questo come suo fondamento. Un organismo agricolo, di fatto, è un’opera d’ingegneria artistica e creativa operata dall’uomo. Il suolo è rigenerato e vitalizzato aumentando la sua com- ponente umica, cioè la sostanza organica, assorbendo la CO 2 atmosferica. In terreni coltivati con il metodo biodi- namico si arriva ad assorbimenti di CO 2 di 3 ton per etta- ro l’anno con tassi di humus, quindi di fertilità del suolo che arrivano anche al 5% contro un tasso, ormai normale, in terreni coltivati chimicamente inferiore all’1%, stato ormai definito “desertificazione”.Il mondo vegetale è cu- rato nella sua biodiversità sia nel tempo, con opportune e lunghe rotazioni colturali che equilibrano specie vegetali diverse, sia nello spazio con aree dedicate alla biodiversità, quali siepi perenni a protezione delle coltivazioni e zone umide con veri e propri stagni, ove il mondo degli insetti e dei microorganismi mantiene in equilibrio la presenza comunque unilaterale dei campi coltivati. Il mondo animale in un organismo agricolo diventa es- senziale, trasforma una parte delle colture non edibili dall’uomo in prezioso letame che opportunamente com- postato va ad alimentare la fertilità e la vita del suolo e la sua capacità di produrre un cibo sano senza apporto di sostanze di sintesi. Il tutto crea paesaggio, crea bellezza, crea armonia, crea nuova vita. Se da una parte quindi un uomo scellerato -e forse possia- mo dire anche ignorante dei nessi profondi che legano ogni essere all’altro e con l’intera armonia del cosmo- può distruggere, dall’altra,un uomo cosciente -preparato, intelligente, creativo, lungimirante- può creare una nuo- va biodiversità, un’opera artistica con gli elementi che la natura gli mette a disposizione e creare quindi delle oasi di nuova vita. In queste oasi non solo il terreno si rigenera, il mondo ve- getale dà il suo apporto di vita e il mondo animale ritrova la giusta relazione con se stesso e gli altri esseri viventi, ma an- che un uomo sempre più fragile può trovare rigenerazione con un lavoro sano e sensato e può creare quell’ambiente bello, armonico, vitale, ove giovani, anziani, persone fragili possono trovare salute e forza, tanto necessarie in un tem- po così privo di sostegno interiore ed esteriore. ▲ * Presidente NaturaSì Da una biodiversità conservativa a una biodiversità creativa Rigenerare vitaRischio Biodiversità La biodiversità è a rischio sotto ogni aspetto in tutti gli angoli del Pianeta. La principale ragione è la perdita degli habitat naturali a causa della continua espansione delle attività umane, dell'inquinamento, del riscal- damento globale e dall'eccessivo sfruttamento delle risorse biologiche presenti in natura. 1Km 2 OGNI 60 MINUTI + 9.360 persone in più SUL NOSTRO PIANETA 26.280 ESTINTE OGNI ANNO 3 SPECIE si estinguono SPECIE delle specie conosciute è a rischio di estinzione se la temperatura aumenta oltre i 3,5 °C della biodiversità in agricoltura è andato perso 75% - di habitat naturale è distrutto 20% delle specie potrebbe estinguersi in 30 anni. 80% della perdita della biodiversità è causata dalla distruzione degli habitat naturali. delle specie marine è sovra sfruttato dalla pesca Il 70% Il 20% degli anfibi, delle conifere, dei mammiferi e l'80% delle tartarughe marine sono a rischio estinzione. L'ambiente in numeri a cura di Sergio Ferraris Infografica Gofy_itL'ECOFUTURO MAGAZINE gennaio/febbraio 2021 44 D alla sua apertura online, il 9 dicembre scorso, aumentano le imprese che decidono di partecipare alla prima fiera virtuale sulle eco tecnologie ed esporre nei padiglioni in 3D e le persone raggiunte attraverso i canali mediatici di Ecofuturo. Attraverso l’esposizione di stand di imprese che lavorano nel campo delle rinnovabili e della efficienza energetica, Exco diventa un luogo dove trovare suggerimenti e risposte concrete. Le più di 60 aziende espositrici sono suddivise in tre padiglioni. Uno di questi è dedicato ad Albert Einstein, Premio Nobel per la Fisica, autore della teoria della relatività e scopritore dell’effetto fotoelettrico Exco cresce e fa parlare di sé Exco, la fiera virtuale di Ecofuturo, prosegue il suo cammino lungo i sentieri anche "virtuali" delle ecoinnovazioni SPECIALE: FIERA VIRTUALE di Elena Pagliai45 L'ECOFUTURO MAGAZINE gennaio/febbraio 2021 alla base del fotovoltaico, simbolo dell’energia pulita. Tra le aziende ci sono quelle che lavorano nel settore delle energie rinnovabili, dal fotovoltaico alla geotermia e molte collegate al settore edile: fornitura di elettricità, sistemi di riscaldamento geotermici ed elettrici, riscaldamento solare-termico, ditte che realizzano sistemi di coibentazione come cappotti invisibili e altre ancora. Un panorama di esperti per chiedere consigli, anche in vista dell’utilizzo del Superbonus 110% per l’efficientamento energetico. Non poteva mancare il padiglione dedicato all’agricoltura sostenibile che mostra come avviene il processo di stoccaggio della CO 2 nel suolo e la realizzazione del biogas fatto bene e altri sistemi agro- ecologici. A fianco di chi fa agricoltura di precisione e chi realizza prodotti alimentari sostenibili, c’è chi sviluppa processi per il corretto smaltimento e riutilizzo dei rifiuti organici. Sono inoltre presenti aziende che realizzano carburanti alternativi a basso impatto inquinante per mezzi leggeri e pesanti; padiglione dedicato a Gino Girolomoni, precursore dell’agricoltura biologica in Italia. Nel terzo padiglione si trovano le imprese benefit che producono in modo etico e alcune delle innovazioni tecnologiche nel campo della purificazione dell’aria, della pulizia delle acque e della terra da inquinanti e rifiuti. Un padiglione intitolato a Marie Curie che ha dedicato il suo lavoro allo sviluppo di processi tecnologici per migliorare la vita degli esseri umani, con lo stile dell’innovazione etica. Avatar ecologici Gli utenti possono scegliere il settore più interessante e dirigersi, con il proprio avatar, verso lo stand prescelto. Come ha fatto il vicepresidente del Parlamento europeo, Fabio Massimo Castaldo, visitando in diretta streaming la fiera Exco e chattando online con alcuni espositori. «Non sembrava di stare al Pc, sembrava L'ECOFUTURO MAGAZINE gennaio/febbraio 2021 46 di essere lì con voi, grazie alla passione che trapela dalle vostre parole e all’impegno con cui esponete i prodotti, vanto tecnologico del nostro Paese». Dal 10 febbraio Exco apre lo spazio Condominio Eco - la fiera delle tecnologie, dei prodotti e dei servizi dedicati alla riqualificazione energetica dei condomìni. Le opportunità offerte dall’Ecobonus al 110% e le novità legate al Green New Deal confermano l’urgenza di divulgare le buone pratiche per riqualificare il parco immobiliare italiano. Condominio Eco accorpa le aziende specializzate in isolamento e coibentazione, riscaldamento, domotica, energie rinnovabili, ascensori, telefonia e tanto altro. «Condominio Eco ha scelto di essere in Exco perché cercava una soluzione all’esigenza di esporre in un ambiente fieristico, unita all’impossibilità di farlo fisicamente a causa della pandemia. – afferma Romano Ugolini, responsabile dell’esposizione Condominio Eco – Exco è la fiera più avanzata a livello tecnologico con una solida base di contatti oltre che di audience; dall’apertura sono circa 500 mila le persone raggiunte online. Invitiamo i nostri espositori e il pubblico, a entrare in fiera per trovare servizi e prodotti altamente innovativi relativi al mondo del condominio». Oltre alle nuove aree Exco realizzerà webinar di formazione per tecnici e imprenditori. I seminari, 47 L'ECOFUTURO MAGAZINE gennaio/febbraio 2021 in una stanza virtuale, saranno tenuti da esperti dei vari settori. Contenuti inediti, materiali e approfondimenti potranno essere scaricati nei relativi spazi di formazione. Attraverso la rete di imprenditori di Ecofuturo, si concretizzerà una vera e propria accademia delle innovazioni tecnologiche senza le problematiche legate agli spostamenti. La fiera rappresenta un “hub” in cui possono avvenire scambi divulgativi, formativi e di business. Un modello che dovrebbe essere ripetuto costantemente in futuro per eventi di grandi dimensioni come le Cop e i Summit che non possono più essere fonte anche minima di emissioni climalteranti. Un controsenso che Ecofuturo denuncia da tempo e a cui ha trovato un sistema risolutivo in Exco. Tutto questo e molto di più è Exco. Un progetto in continua crescita ed evoluzione, dove ciascuno può partecipare, dove si possono ricevere stimoli, formarsi e informarsi e prendere parte ad una vera rivoluzione green che parte dalla consapevolezza che le soluzioni per tutelare l’ambiente e contrastare i cambiamenti climatici esistono già, basta conoscerle. ▲ Clicca sull'immagine o inquadra il QR code per visualizzare il video della fiera virtuale EXCOL'ECOFUTURO MAGAZINE gennaio/febbraio 2021 48 Decomar L’Ecodragaggio è un’innovativa tecnologia di dragaggio e di bonifica marina, fluviale e lacustre, coperta da brevetti internazionali in grado di operare in circuito chiuso, permettendo il recupero delle risorse e garantendo la tutela dell’ambiente circostante. L’ecodragaggio Limpidh2o® è la soluzione più efficace, capace di operare in linea con il Green New Deal della comunità europea che intende rendere l’economia e il progresso tecnologico più sostenibili. Eless Eless international produce e distribuisce una centralina di termogestione per impianti di riscaldamento, acqua calda sanitaria e piscine, con controllo da remoto che ha ottenuto un brevetto europeo e che permette risparmi sui consumi dal 10 al 30% senza necessità di alcuna opera muraria. Un’analisi costante per ottimizzare lo sfruttamento dell’energia prodotta, riportando anche una riduzione delle emissioni di CO2 e sostanze nocive nell’ambiente. Teon Teon, un’azienda tutta italiana, sviluppa, produce e commercializza pompe di calore ad alta temperatura. Per riscaldare edifici di ogni dimensione e destinazione d’uso. Le pompe di calore Tina sostituiscono le caldaie in edifici esistenti mantenendo l’impianto a radiatore senza dover compiere ristrutturazioni all’interno delle unità abitative perché raggiungono temperature elevate, di oltre 80 °C e lo fanno abbattendo i costi della bolletta di oltre il 50%, rimuovendo metano, gasolio o Gpl e azzerando ogni emissione inquinante sul posto. Western CO. L’azienda nasce nel 1984, da un’idea di Giovanni Cimini e Bruno Olivieri. Progetta e produce sistemi di illuminazione fotovoltaica, sistemi di storage, ossia accumulo di energia e regolatori di ricarica. I prodotti di Western CO. sono venduti in tutto il mondo e adatti a essere introdotti in ambienti lontani dalla rete, installando sistemi off grid. Inoltre, grazie alle comunità energetiche, l’energia è diventata anche interscambiabile, non solo può essere prodotta e consumata ma condivisa, per soddisfare qualunque tipo di esigenza e necessità. Ecomotive Solutions Ecomotive Solutions è un’azienda italiana che sviluppa carburanti alternativi e realizza la riconversione dei veicoli secondo la tecnologia Dual Fuel. Un sistema di gestione elettronica per alimentare motori Diesel con una miscela dinamica controllata di Gasolio e Gas (CNG o metano compresso, GNL o gas naturale liquefatto, GPL, Biometano, Syngas, etc.). Offre una vasta gamma di motori industriali poli- carburante, capaci di funzionare con i più disparati combustibili alternativi, in grado di garantire risparmio e aiutare l’ambiente. Soluzioni che vanno dai veicoli leggeri alla logistica professionale, toccando il settore marino e la produzione di energia.49 L'ECOFUTURO MAGAZINE gennaio/febbraio 2021 Sara Cirone Group Migliorare un business e avere un impatto positivo nella società è possiile. La società benefit Sara Cirone Group che prende il suo nome dalla fondatrice, valuta servizi di sviluppo sostenibili, modelli che rispondano alle esigenze di comunità e territori specifici in grado di stimolare processi di rigenerazione. L’obiettivo della Società è quello di mettere al centro la persona, valorizzando competenze e risorse, personali e del territorio, attraverso progetti e studi specifici. Aspro Italy Aspro Italy realizza sistemi di liquefazione del biometano che viene trasformato dallo stato gassoso allo stato liquido e che trovano utilizzano soprattutto nel settore del trasporto pesante. L’azienda del gruppo Graf spa di Nonantola (MO), è una delle poche al mondo a produrre, progettare e costruire impianti Cng. Zucchetti Centro Sistemi ZCS è un’azienda che nasce e si sviluppa sul territorio, considerandolo come risorsa. Dalla provincia aretina a leader internazionale nel settore della robotica, dell’automazione e della green innovation, Zucchetti è un’azienda proiettata al futuro, ma sensibile alle sue origini. Nel settore del fotovoltaico, Zucchetti presenta numerosi prodotti tra cui inverter ibridi di ultima generazione che garantiscono efficienza e risparmio grazie alla più avanzata tecnologia elettronica. Jonix Jonix produce dispositivi attivi di sanificazione dell’aria che utilizzano una forma di ionizzazione evoluta chiamata “non thermal plasma”. Sanitizzare significa realizzare in maniera continuativa un’attività di purificazione e sanificazione dell’aria. I prodotti Jonix si possono utilizzare in uffici, scuole, hotel ed edifici di qualsiasi tipo. La validità e sicurezza dei dispositivi Jonix sono certificati dai test di laboratori privati e Università e attestano l’efficacia di abbattimento microbico sia in aria che sulle superfici. CIC Il Consorzio Italiano Compostatori promuove e valorizza le attività di riciclo dei rifiuti organici e produce compost e biometano in impianti di compostaggio e digestione anaerobica; realizza numerose iniziative al fine di prevenire la produzione di rifiuti organici e diffondere una raccolta differenziata di qualità che permetta l’effettivo recupero degli scarti organici negli impianti di trattamento biologico. Oltre al monitoraggio costante della qualità della frazione organica in ingresso agli impianti di compostaggio – o agli impianti integrati di digestione anaerobica e compostaggio – il CIC ha ideato programmi di qualità e sviluppato partnership con numerose associazioni nazionali ed internazionali per perseguire gli Obiettivi fissati dall’Unione Europea inerenti all’economia circolare. Next >