PERSONAGGI LA PAROLA A GEORGE GOTTLOB Cer COMUNITÀ CERCASI NUTRACEUTICA LA PROTEINA È INTELLIGENTE IMPRESA EUROPA RINNOVABILE Bimestrale · Anno 6 · Numero 3/2024 · ecofuturo.eu Maggio-Giugno 2024 VIAGGIO NEL MONDO TRA PROGETTI VIRTUOSI, ECOTECNOLOGIE E SCELTE CONSAPEVOLI Ecofuturo in Festival Le ecotecnologie in cammino: per le persone, l’ambiente e il climaSOMMARIO PERSONAGGI La macchina che impara di Sergio Ferraris CLIMA Raddoppiare non basta di Ivan Manzo RINNOVABILI Vento bloccato di Sergio Ferraris NUTRACEUTICA La proteina è intelligente di Elena Pagliai IL MONDO CHE CAMMINA Strade dalla Cina di Erika Mattio 7 205458 5256 Ecofuturo in Festival Le ecotecnologie in cammino: per le persone, l’ambiente e il clima 23 FOCUS ARTICOLI EDITORIALE EcoPresente di Michele Dotti IL CONTESTO Ecotecnologie da cogliere di Fabio Roggiolani CER Comunità cercasi di Gianni Girotto INNOVAZIONE Agricoltura e dintorni di Riccardo Pallotta RISPARMIO ENERGETICO L’efficienza è condivisa di Angelica Agosta RIGENERAZIONE Rinnovamento agricolo di Valeria Criseo ECOLOGIA Natura&tecnologia di Giorgia Burzachechi TECNOLOGIE Bacini soffocati di Michele Dotti TRASPORTI RINNOVABILI Bugie in movimento di Giuliano Gabbani EMISSIONI Carbonio a credito di Roberta Lombardi L’AMBIENTE IN NUMERI I numeri di Ecofuturo Festival di Michele Dotti IL PUNTO Futuro a Ecofuturo di Elena Pagliai 36 50 48 28 24 42 39 513244 46 205452Maggio-Giugno 2024 Foto di copertina: Michele Dotti 75 dai nostri media partner a cura di Giorgia Burzachechi COMUNI VIRTUOSI La prima vera primavera a cura Marco Boschini ITALIA CHE CAMBIA Echi di futuro a cura di Andrea degl’Innocenti ENERGIA Sole e vento a ostacoli a cura di Sergio Ferraris AUTOPRODUZIONE Verdura circolare a cura di Lucia Cuffaro BIOECONOMIA Bivio Europa a cura di Marco Benedetti IMPRESA E SOSTENIBILITÀ Europa rinnovabile a cura di Averaldo Farri ECOSALUTE Ecoviaggi di salute a cura di Espedito De Leonardis BUONE NOTIZIE Educare alla consapevolezza a cura di Roberta Nutricati LIBRI | MUSICA | Visual a cura di Redazione, Giordano Sangiorgi e Stefano Visani SPAZIO BAMBINI Gaia a cura di Moreno Tomasetig ECO APP In punta di dita a cura di Duccio Braccaloni 91765 111970 136173 1563 RUBRICHE 44 4628 32L'Ecofuturo Magazine Periodico bimestrale Direttore editoriale e responsabile: Michele Dotti Caporedattore: Sergio Ferraris Grafica, impaginazione e photo editing: Leonardo Mascioli Editor: Ester Stefania Lattanzio Social Media: Adela Filipovici Rapporti con i media partner: Giorgia Burzachechi Edito da Econnection: La comunicazione che innova Società cooperativa Piazza Francesco Donnetti, 18 00145 Roma info@econnection.it P. IVA 12260851006 D.USC. 10-05-19 Registrazione al Tribunale di Ravenna: Num. R.G. 2265/2019 Num. Reg. Stampa 1456 del 20/05/2019 Iscrizione ROC 34924 Questo periodico è aperto a quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. www.ecofuturo.eu La bussola : come “ navigare ” la rivista online Legenda Prima di iniziare a sfogliare questo magazine sul vostro device, chiediamo due minuti per illustrarvi come navigare al meglio su Flowpaper. Partiamo dal menù in alto, che sul Pc è immediatamente visibile mentre sul cellulare compare scorrendo col dito verso il basso. Attraverso questo menù potete scegliere se visualizzare nella modalità a due pagine, ottima per sfogliare la rivista al computer, oppure a pagina singola, più pratica per leggere un articolo. Si apre direttamente a pagina singola tenendo il cellulare (o il tablet) in verticale, mentre passa automaticamente a doppia pagina se lo mettete in orizzontale. Sempre tramite il menù in alto potete scegliere di stampare la rivista, scaricarla in Pdf (così facendo si perdono alcune interattività), ottenere l’Url e i codici Html per condividerla su un sito, regolare la dimensione della pagina (meglio usare questo e non lo zoom col mouse se siete sul Pc), sfogliare le pagine o inserire direttamente il numero della pagina desiderata, cercare una parola nel testo di tutta la rivista. Attenzione all’uso dello scroll col mouse: a doppia pagina funge da zoom, mentre a pagina singola scorre verso il basso permettendo di passare da una pagina all’altra. Con il cellulare è più pratico fare zoom utilizzando due dita e spostare la pagina con un dito solo. La visione ottimale si ha con un tablet, al Pc si può leggere comodamente, al cellulare risulta inevitabilmente più faticoso per gli occhi. Buona lettura. Anzi buona navigazione! indica la presenza di un video, si visualizza cliccandoci cliccando su questo è possibile ascoltare l'articolo cliccando sulla bussola si torna direttamente al sommarioVogliamo ringraziare di cuore tutti gli amici che condividendo i nostri valori e obiettivi stanno contribuendo, come media partner, a diffondere — in pieno spirito collaborativo — questa rivista attraverso i loro canali di comunicazione: siti, social, newsletter. La portata delle sfide ambientali che abbiamo dinanzi è tale che richiede il massimo della collaborazione fra di noi, per cercare di raggiungere, informare e sensibilizzare il maggior numero di persone possibile. Se voleste contribuire anche voi a diffondere “L’Ecofuturo Magazine” attraverso un vostro canale di informazione, contattateci: redazione@ecofuturo.eu. Saremo lieti di accogliervi nella nostra “grande famiglia” di eco-innovatori che si impegnano ogni giorno per costruire un mondo migliore. La “grande famiglia” di7 L’ECOFUTURO MAGAZINE Maggio-Giugno 2024 uando Jacopo Fo, quasi dodici anni fa, mi invitò assieme a Fabio Rog- giolani alla “Libera Università di Alcatraz” fra le colline umbre, mai avremmo potuto immaginare dove ci avrebbe portato quell’incontro. In quel momento l’attenzione era tutta su altri temi, eppure io e Fabio Roggiolani condividemmo la vi- sione che Jacopo ci presentò – con spirito profetico – di un Festival dedicato alle innovazioni ecotec- nologiche, per mostrare a tutti le incredibili opportunità di cambiamento che queste stavano aprendo. La nostra non era – e non è – una fede cieca nella tecnologia, che abbiamo sempre promosso insieme a una crescita della consapevolezza ecologica, convinti che il principale cambiamento da realizzare sia a livello culturale e politico. È innegabile come tutte le nostre scelte tecnologiche - individuali e collettive - legate ai temi dell’energia, dell’abitare, della mobilità, dell’alimenta- zione, possano orientare la società verso maggiore o minore democrazia, benessere e persino pace, se solo pensiamo al ruolo geopolitico dei combusti- bili fossili e dell’uranio, in rapporto ai conflitti del Pianeta. Da allora, sono passati un po’ di anni e grazie all’impegno di tanti che col tempo si sono uniti a noi in un crescente contagio virtuoso, oggi Ecofuturo Festival è un punto di riferimento a li- vello nazionale per tutto il mondo ecologista. Un mondo ricco e articolato, troppo a lungo fram- mentato non riuscendo così a cogliere appieno le opportunità disponibili. Su ciò abbiamo lavorato tanto, creando ponti, invitando tutti a uscire dal proprio orticel- lo a venirsi incontro e creare collaborazioni, mostrando la ricchezza della diversità di pro- spettive. Questo, un po’ alla volta, ha portato tutti a maturare, a riconoscersi reciprocamente e a sen- tirsi parte di una grande famiglia in cammino - con speranza - ver- so un mondo migliore, in cui ognuno è un tassello prezioso del mosaico. Tutto ciò non è più un sogno per il futuro, ma è una realtà concreta, così come le tecnologie che promuoviamo, tutte mature e pienamente disponibili. For- se, dovremmo parlare di EcoPresente, per fare capire a tutti che questa meravi- glia è qui ed ora e può permetterci non solo di affrontare, con ritrovata fiducia, le grandi sfide ambientali, ma di migliorare al contempo le no- stre vite e quelle dei nostri cari. di Michele Dotti direttore L'Ecofuturo Magazine Editoriale EcoPresente Q9 L’ECOFUTURO MAGAZINE Maggio-Giugno 2024 L a primavera è arrivata, se pur tra sbalzi di tempe- ratura anomali figli di un cambiamento climatico che non vogliamo prendere sul se- rio. La primavera è arrivata e urge quindi l’attivazione del piano sfal- ci nelle aree verdi e nei parchi dei nostri comuni. «Quest’anno l’erba alta è scandalosa – grida sui social il contribuente irriverente – e la politica che fa?». «Dovrebbero ver- gognarsi – rincara la dose l’onesto cittadino che non può più portare il cane a defecare indisturbato sotto lo scivolo dei bambini -. Ma il sin- daco li ha visti i nostri parchi? Che cosa aspetta a intervenire?». Le zecche hanno sostituito i mi- granti e le baby gang nelle pagine di cronaca locale, il dibattito incombe nelle aule dei consigli comunali e nei bar e non si parla letteralmente d’altro. Ma a nessuno viene il dub- bio che forse, finalmente, anche in molti comuni e territori italiani, è stata adottata una buona prati- ca che nel resto d’Europa è ormai diffusa da qualche tempo? Stiamo parlando delle aree a sfalcio ridotto o differenziato, superfici dove l’erba viene volutamente tagliata con minore frequen- za o più tardi quando è secca, con l’obiettivo di preservare e valorizzare la biodiversità della flora e della piccola fauna e ridurre le isole di calore. Le chiamano “autostrade delle api” ma a me questa definizio- ne non piace perché, ancora una volta, inconsapevolmente, mette al centro l’autocrazia che ci governa. Sono corridoi, piuttosto, zone libere dall’isteria collettiva che vuole sempre tutto perfettamente in ordine, perfettamente finto. Ritardare gli sfalci di alcune settimane, ridurne la frequenza e differenziarli sulla base dell’utilizzo dell’area, permette alle piante di fiorire e completare il proprio ciclo di vita, nutrire gli impollinatori e gli uccelli, massimizzare la fornitura di servizi ecosistemici quali il contenimento delle isole di calo- re e la regimentazione delle acque. Permette anche a noi di godere di uno spettacolo di profumi, colori e forme di vita contro la monotonia e la noia ecologica di prati sempre sfal- ciati a zero che sono anche fonte di uno spreco economico e di un impatto ambientale negativo in termini di emissioni di CO 2 , inquinamento dell’aria e da rumore. Viva la primavera disordinata, dunque. La primavera fiori- ta e profumata. Viva i corridoi umanitari per i nostri amati impollinatori. a cura di Marco Boschini Associazione Comuni Virtuosi COMUNI VIRTUOSI La prima vera primavera È necessario riappropriarsi del fascino disordinato della primavera Foto: Gamjai / DepositphotosNext >