Bimestrale · Anno 6 · Numero 1/2024 · ecofuturo.eu Il Tempo Liberato Le scelte ecologiche per vivere più felici e in modo sostenibile PERSONAGGI INTERVISTA A MARINA PONTI COP 28 TEORIE CLIMATICHE VALORE SE IL TEMPO È DENARO Il punto TEMPO DI LIBERTÀ Gennaio-Febbraio 2024 VIAGGIO NEL MONDO TRA PROGETTI VIRTUOSI, ECOTECNOLOGIE E SCELTE CONSAPEVOLISOMMARIO Gennaio-Febbraio 2024 in copertina: Prochan / Depositphotos COMUNI VIRTUOSI La nostalgia del futuro a cura Marco Boschini ITALIA CHE CAMBIA Tranquillità ignota a cura di Andrea degl’Innocenti ENERGIA Clima dal basso a cura di Sergio Ferraris AUTOPRODUZIONE Tempo di vita a cura di Lucia Cuffaro BIOECONOMIA L’attimo fuggente a cura di Marco Benedetti IMPRESA E SOSTENIBILITÀ Il tempo è liberato a cura di Averaldo Farri LA RIVOLUZIONE DELL’ORTO Migliorare il suolo a cura di Andrea Battiata ECOSALUTE Diamo tempo al tempo a cura di Espedito De Leonardis BUONE NOTIZIE Avanguardia di comunità a cura di Roberta Nutricati LIBRI | MUSICA | Visual a cura di Redazione, Giordano Sangiorgi e Stefano Visani SPAZIO BAMBINI Gaia a cura di Moreno Tomasetig ECO APP In punta di dita a cura di Duccio Braccaloni PERSONAGGI Intervista a Marina Ponti di Michele Dotti CLIMA Teorie climatiche di Roberto Venafro PROPOSTE Ecotecnologie in volo di Fabio Roggiolani SUPERBONUS Gioco al massacro di Sabatino Nocerino CONTESTI L’edilizia sarà bio di Laura Serpilli ESPERIENZE L’acqua buona di Tiziana Giacalone IL MONDO CHE CAMMINA È tempo di cambiamento! di Giulia Tringali VIAGGI La bandiera dei Sem Terra di Riccardo Bottazzo VIRTUALE Ecofuturo World di Elena Pagliai 9 7 17 52 71 62 11 20 19 54 73 64 13 48 61 56 78 66 1569 58 83 81 dai nostri media partner a cura di Giorgia Burzachechi Il Tempo Liberato Le scelte ecologiche per vivere più felici e in modo sostenibile 23 FOCUS RUBRICHE ARTICOLI EDITORIALE Il tempo sostenibile di Michele DottiL'Ecofuturo Magazine Periodico bimestrale Direttore editoriale e responsabile: Michele Dotti Caporedattore: Sergio Ferraris Grafica, impaginazione e photo editing: Leonardo Mascioli Editor: Ester Stefania Lattanzio Social Media: Adela Filipovici Rapporti con i media partner: Giorgia Burzachechi Edito da Econnection: La comunicazione che innova Società cooperativa Piazza Francesco Donnetti, 18 00145 Roma info@econnection.it P. IVA 12260851006 D.USC. 10-05-19 Registrazione al Tribunale di Ravenna: Num. R.G. 2265/2019 Num. Reg. Stampa 1456 del 20/05/2019 Iscrizione ROC 34924 Questo periodico è aperto a quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. www.ecofuturo.eu La bussola : come “ navigare ” la rivista online Legenda Prima di iniziare a sfogliare questo magazine sul vostro device, chiediamo due minuti per illustrarvi come navigare al meglio su Flowpaper. Partiamo dal menù in alto, che sul Pc è immediatamente visibile mentre sul cellulare compare scorrendo col dito verso il basso. Attraverso questo menù potete scegliere se visualizzare nella modalità a due pagine, ottima per sfogliare la rivista al computer, oppure a pagina singola, più pratica per leggere un articolo. Si apre direttamente a pagina singola tenendo il cellulare (o il tablet) in verticale, mentre passa automaticamente a doppia pagina se lo mettete in orizzontale. Sempre tramite il menù in alto potete scegliere di stampare la rivista, scaricarla in Pdf (così facendo si perdono alcune interattività), ottenere l’Url e i codici Html per condividerla su un sito, regolare la dimensione della pagina (meglio usare questo e non lo zoom col mouse se siete sul Pc), sfogliare le pagine o inserire direttamente il numero della pagina desiderata, cercare una parola nel testo di tutta la rivista. Attenzione all’uso dello scroll col mouse: a doppia pagina funge da zoom, mentre a pagina singola scorre verso il basso permettendo di passare da una pagina all’altra. Con il cellulare è più pratico fare zoom utilizzando due dita e spostare la pagina con un dito solo. La visione ottimale si ha con un tablet, al Pc si può leggere comodamente, al cellulare risulta inevitabilmente più faticoso per gli occhi. Buona lettura. Anzi buona navigazione! indica la presenza di un video, si visualizza cliccandoci cliccando su questo è possibile ascoltare l'articolo cliccando sulla bussola si torna direttamente al sommarioVogliamo ringraziare di cuore tutti gli amici che condividendo i nostri valori e obiettivi stanno contribuendo, come media partner, a diffondere — in pieno spirito collaborativo — questa rivista attraverso i loro canali di comunicazione: siti, social, newsletter. La portata delle sfide ambientali che abbiamo dinanzi è tale che richiede il massimo della collaborazione fra di noi, per cercare di raggiungere, informare e sensibilizzare il maggior numero di persone possibile. Se voleste contribuire anche voi a diffondere “L’Ecofuturo Magazine” attraverso un vostro canale di informazione, contattateci: redazione@ecofuturo.eu. Saremo lieti di accogliervi nella nostra “grande famiglia” di eco-innovatori che si impegnano ogni giorno per costruire un mondo migliore. La “grande famiglia” di7 L’ECOFUTURO MAGAZINE Gennaio-Febbraio 2024 I niziamo l’anno con due importanti novità per quanto riguarda il nostro Magazine. La prima, più evidente, riguarda la forma: è un restyling grafico che non è solo esteti- co ma punta anche a migliorare la fruibilità della rivista dal punto di vista delle interattività e dei podcast. Speriamo lo apprezzerete. La seconda, invece, riguarda la vision del no- stro Piano editoriale che intende — ancor più di quanto già non fosse — presen- tare l’ecologia come un’opportunità da cogliere, anziché l’ambiente come un problema da risolvere. Alla base di questo c’è una riflessione che vorrei condividere in modo trasparente: penso che non riusciremo a vincere le grandi sfide ambientali che abbiamo dinanzi (clima, biodiversità acqua, ecc.) se non sapre- mo coinvolgere un pubblico molto più ampio di quello già interessato e attivo su questi temi. Difficilmen- te riusciremo in questo intento se presenteremo l’ambiente come l’ennesimo pro- blema da risolvere. Le persone ne hanno già tanti e finirebbero per pensare: «Ok, quando avrò sistemato l’auto, pagato il dentista, com- pilato la Dichiarazione dei redditi e riparato quella perdita sotto al rubinetto in cucina, mi occuperò anche del clima».” Così, capite bene, non si va molto lontani. Vorremmo fare comprendere, invece, che l’ambiente può essere un nostro straordinario al- leato, se impariamo a rispettarlo, e può aiutarci a risolvere i nostri problemi su tutti i fronti: oc- cupazione, salute, pace, diritti, economia. Ecco perché apriamo quest’anno con un numero de- dicato al nostro difficile rapporto con il “tempo”, che sembra sempre mancare: un problema che tutti sentiamo e del quale non sappiamo pro- prio come liberarci. Perfetto: un’ottima sfida da affrontare al fianco dell’ecologia, che — come vedremo insieme negli articoli del Focus — può svelare una serie di strategie efficaci per “liberare tempo”. Nei prossimi numeri trattere- mo altre tematiche importanti sempre con questa prospettiva: per esempio la salute, rispetto alla quale la conoscenza dell’ecologia può davvero darci una ma- no enorme anche e, soprattutto, a livello di prevenzione e benessere prima ancora di pensare alle cure. E poi il grande tema della pace, in un momento in cui tanti con- flitti insanguinano il Pianeta causando a catena una serie di altri problemi. Ragionare sulle ragioni che stanno all’origine delle guerre (tutte legate in qualche modo all’ambiente, tra energia, acqua e materie preziose) può aiutarci a comprendere l’importanza delle nostre scelte quotidiane per contribuire, in modo più efficace, a creare pace. Come vedete è un cambio di prospettiva signi- ficativo, che apre orizzonti nuovi e può aiutarci a migliorare le nostre vite da ogni punto di vi- sta. Iniziamo dunque col tema della fretta e del tempo liberato. Ora però scusatemi, avrei altro da aggiungere, ma devo proprio scappare che sono in ritardo. di Michele Dotti direttore L'Ecofuturo Magazine Editoriale Il tempo sostenibile9 L’ECOFUTURO MAGAZINE Gennaio-Febbraio 2024 D al 2015 in Italia esiste un luogo dove il tempo è liberato e libero. Dove le persone possono incon- trarsi e condividere il dono di un tempo rallentato e paziente. Questo luogo è un Festival, il Festival della Lentezza. Dal 7 al 9 giugno, nel centro storico di Parma, andrà in scena la decima edizione, per cui abbiamo scelto un titolo particolare: “La nostalgia del futuro”. Per tre giorni cercheremo di capire come costruire un pen- siero alternativo all’imperante dittatura della velocità. Ci sottrarremo al ricatto della frenesia e lo faremo raccontando storie, progetti, e scelte che hanno dimostrato sul cam- po come uscirne invertendo la rotta. Non una fuga, ma la costruzione di un modo di stare nel mondo e nei rapporti completamente diversi. Dove appunto il tempo sia un’op- portunità di incontro e contaminazione. Una tre giorni di incontri, concerti, presentazioni di libri, spettacoli teatrali, proiezioni di film, mostre fotografiche, attività formative e laboratori ricreativi per bambini e famiglie. L’idea poetica che sta ispirando la costruzione del programma culturale de- gli oltre 50 appuntamenti previsti, è un manifesto politico, una chiamata all’azione, un inno alla gioia del saper attende- re, del volersi fermare: a cura di Marco Boschini Associazione Comuni Virtuosi COMUNI VIRTUOSI La nostalgia del futuro Sottrarsi al ricatto della velocità e della frenesia è possibile, liberando il tempo “Ho una voglia sfacciata di futuro. Voglio farlo, immaginarlo, costruirlo. È una cosa troppo seria per lasciarlo al caso. Fateci caso. Le cose belle accadono quando è l’istinto il pilota, e il desiderio il mo- tore. Voglio giorni pieni come grappoli maturi. Voglio sentire, espandermi, toccare. Non c’è nulla di ciò che mi propongo di fare che lascerò all’inerzia o all’amarezza. Ci entrerò danzando, nel futuro, un ballo lento di passione. Sarà di sguardi e di attese, la pazienza di ogni singolo passo. Siamo terra che parla, falda che disseta. Siamo spazio da colmare, siamo il tempo che passa tra la rinuncia e il traguardo. Ho una voglia sfacciata di futuro. Così tanto da provarne nostalgia. Come se il futuro fosse alle nostre spalle, un porto a cui ritornare. Se solo lo potessi dire, sarebbe un nome. Se solo lo potessi disegnare, una mappa. Se solo potessi viverlo, il futuro, sarebbe questa voglia smisurata di bellezza.” Next >