< Previous81 L'ECOFUTURO MAGAZINE maggio/giugno 2021 S o che storci la bocca e non mi credi. Se ti dico che i miliardari hanno più probabilità di fare sesso con le star del cinema mi credi, se invece ti dico che lo scambio paritario di energia fa esplodere la libido mi giudichi un pirla, ma ho le prove scientifiche. Altro che bubbole sul capitalismo che garantisce a tutti la possibilità di arrampicarsi fino in cima alla piramide sociale e fare sesso con Marilyn Monroe. Forse prima è bene chiarire cos’è una comunità energetica. Ci siamo impegnati per anni, io e un altro po’ di sballatoni che si drogano sniffando pannelli solari, per ottenere questa roba qua! È come il diritto di coltivare la marijuana sul balcone ma solo per uso personale. Anzi, è meglio. Perché la nuova legge (ormai in vigore da mesi) permettere di coltivare la cannabis anche per i tuoi amici. Dico per dire, perché non puoi ancora coltivare la canapa per gli amici. Però puoi coltivare le fonti rinnovabili e venderle o scambiarle con gli amici, i vicini di casa, i suoceri. E la tua dirimpettaia invece di tenere i suoi soldi in banca a fare muffe e licheni può investirli per comprare pannelli solari da mettere sul tuo tetto e poi trarre vantaggio non pagando più la corrente o rivendendola a un suo cugino che sta lì vicino e che coltiva canapa in cantina e consuma un mucchio di elettricità per riprodurre il clima dell’Afghanistan a Rogoredo e il tutto con gli spaventosi bonus fiscali cedibili che dobbiamo al governo Conte (date a Cesare quel che è di Cesare. Grazie a lui finalmente i bonus non sono riservati solo a chi pagava di suo un mucchio di tasse e quindi era già benestante. Oggi anche il disoccupato ne ha accesso, il che scusate se è poco). Comunque questa legge sulla comunità energetica è una bomba sociale: apre la via alla costruzione di sistemi di cooperazione come quelli che esistono in Germania da più di vent’anni e che coinvolgono intere cittadine. Tetti fotovoltaici, impianti di geotermia, mulini a vento, pompe di calore, teleriscaldamento, dighe per fare elettricità dall’acqua, accumulatori, auto elettriche e colonnine per la ricarica. Insomma smetti di lasciare i soldi in banca con interessi inferiori all’inflazione, investi sul tuo territorio, diventi padrone della tua energia e ci guadagni pure. E il sesso cosa c’entra? Anni fa, uno dei primi gruppi di acquisto italiani, i Bilanci di Giustizia, fece un’indagine tra i suoi soci. Si scoprì così che risparmiavano l’equivalente di uno stipendio mensile e consumavano prodotti migliori, più giusti e più sani. Ma il vantaggio maggiore che indicavano rispondendo al questionario, era una maggior ricchezza in amicizie. Andare a fare la scampagnata dal contadino che ti vende il vino per controllare lo stato delle cantine non è solo una questione materiale. È anche un’occasione per festeggiare, mangiare delizie e bere e poi sai che da cosa nasce cosa, bevi, balli, canti, ed è chiaro che la libidine impazzisce. Preparati, la tua vita sta per migliorare in maniera pazzesca. ▲ ECOSTUPORE di Jacopo Fo Le comunità energetiche galvanizzano di sicuro il desiderio sessuale. E anche quello di un mondo migliore che poi è la stessa cosa Sesso di comunità 83 L'ECOFUTURO MAGAZINE maggio/giugno 2021 Affrontare la complessità Per governare la transizione ecologica L’impatto delle attività umane sul Pianeta ha raggiunto livelli senza precedenti e la quantità di ricerche scientifiche è sconfinata. “Affrontare la complessità” fa luce sulle questioni ambientali da una prospettiva che evidenzia le interconnessioni tra le parti di quell’insieme complesso che è il nostro Pianeta. Illustra i rapporti con i sistemi politici, economici e sociali e indica la possibilità che bruschi cambiamenti di stato nella biosfera possano destabilizzare le nostre economie. Per studenti e insegnanti con la prefazione di Lorenzo Fioramonti, è per chiunque sia interessato alle questioni ambientali. Il libro di Federico M. Butera delinea uno scenario che può indirizzare verso un cammino davvero sostenibile. Affrontare la complessità Federico M. Butera 312 pagine, euro 26, Edizioni Ambiente LIBRI di Redazione I BUGIARDI DEL CLIMA Potere, politica, psicologia di chi nega la crisi del secolo Il negazionismo dell’emergenza climatica è l’operazione di occultamento più grande del secolo. Il libro svela come le industrie di combustibili fossili, complici i politici, think tank, piattaforme mediatiche e falsi esperti abbiano insabbiato l’allarme lanciato già negli anni ‘70 dagli scienziati. Se non esiste una politica climatica efficace, se le temperature aumentano, se gli ecosistemi sono al collasso, la ragione è nel negazionismo climatico: finanziamenti, tecniche di propaganda e manovre comunicative con lo scopo di ridurre il cambiamento climatico a una teoria, un’opinione e non una realtà scientificamente fondata. Il negazionismo costruisce una realtà alternativa con al centro l’inganno. Questo libro ha il grande pregio di svelarlo. I bugiardi del clima Stella Levantesi 256 pagine, euro 18, Editori Laterza 85 L'ECOFUTURO MAGAZINE maggio/giugno 2021 Parte la campagna “Non mi Rifiuto” con il rapper Blebla Alessandra Falconi ed Elisabetta Garilli, autrici dei volumi dedicati ad “Arte e Musica” di tutti i corsi Fabbri–Erickson per la scuola primaria, ci raccontano una natura tutta da ascoltare e da disegnare. Vedremo insieme attività per il primo e il secondo ciclo della scuola primaria. La Natura è da sempre presente nella ricerca e nelle attività didattiche; qui si integrano anche il suono, il rumore, il silenzio, la musica per poter entrare in contatto con il mondo che ci circonda anche da un banco di scuola. È uscito il volume “Arte e Musica” per la scuola primaria *ideatore MEI (Meeting Etichette Indipendenti), Presidente AudioCoop Da oggi adottare un albero da Saja project, la Food Forest ai piedi dell’Etna, ti regala più tempo per ascoltare la musica che ami. Phonosynthesis di Roy Paci e Angelo Sicurella è il primo e unico concerto al mondo la cui durata dipende dal numero di alberi adottati: ad ogni albero corrisponderanno tre secondi in più di performance. In questo momento siamo a quasi dieci minuti di concerto: il nostro obiettivo è far durare il live di Roy il più possibile, ma per farlo abbiamo bisogno del tuo supporto. Come? Adotta uno o più alberi a Saja et voilà, il gioco è fatto! Più alberi si adottano, più dura il concerto. Il concerto Phonosynthesis di Roy Paci e Angelo Sicurella si tiene nella Food Forest di Saja a Paternò, in Sicilia, in diretta Facebook dalla pagina FB di Roy Paci. “The Show Must Go Green” con Roy Paci MUSICA PER L'AMBIENTE di Giordano Sangiorgi* Quando si affida un messaggio alla musica, le note possono davvero portarlo lontano. Per questo quando Ancitel Energia&Ambiente ha deciso di realizzare un nuovo progetto di educazione al riciclo e alla differenziata è ricorsa al linguaggio musicale come mezzo espressivo. Nasce così “Non mi rifiuto“ la prima campagna musicale per l’ambiente. L’iniziativa, lanciata a Roma, è realizzata con il patrocinio di Anci e del Ministero dell’Ambiente e in collaborazione con la Provincia di Rieti e i più importanti consorzi del riciclo: CiAl, Ecolamp, Comieco, CoReVe, Rilegno, Ricrea, Revet, Cobat, Erp Italia. L’obiettivo è di supportare i Comuni nelle attività di sensibilizzazione ambientale, mettendo a disposizione delle amministrazioni dei kit di comunicazione personalizzabili: il manifesto della campagna, le magliette, un folder di educazione alla raccolta differenziata e al riciclo e uno spot radiofonico. Gli enti locali non sono i principali destinatari del progetto. La campagna ha come target la generazione dei più giovani, cui il team creativo di Ancitel E&A ha deciso di parlare con una delle forme espressive più care ai ragazzi di oggi: il rap. «Si tratta di una campagna di comunicazione – spiega Filippo Bernocchi, Delegato ANCI Energia e Rifiuti – che racconta il tema dei rifiuti e della loro corretta gestione in maniera decisamente innovativa». Strumento ideale, grazie al suo linguaggio, per trasmettere concetti il rap ha permesso di creare una canzone orecchiabile e divertente, realizzata assieme a un autore molto amato tra i giovani, Marco Lena in arte Blebla.AUTO ELETTRICHE A 6500 USATO CERTIFICATO: SICURE E TESTATE DA OLTRE 260.000 CLIENTI. A BREVE ACQUISTABILI IN ESCLUSIVA NELLA FIERA DIGITALE! MY T SHARE’N goChi uccide gli oceani? In un montaggio rapidissimo vediamo dettagli di kalashnikov, tizi in mimetica ripresi con telecamera notturna mentre assaltano una nave, specchietti retrovisori in cui auto della polizia si avvicinano a sirene spiegate, frasi ad effetto pronunciate da silhouette anonime: «si corrono grossi rischi», «se hai paura di morire tornatene a casa». Sembra un trailer di Miami Vice, invece è l’attacco sincopato e adrenalinico di Seaspiracy, primo lungometraggio del giovane autore inglese Ali Tabrizi, prodotto per Netflix da A.U.M films, la casa di produzione di Cowspiracy (il primo film di cui abbiamo parlato in questa rubrica), tanto che il suo regista, Kip Andersen, compare nei titoli di testa come produttore. In effetti Seaspiracy batte di nuovo la strada del predecessore, quella del documentario d’inchiesta, che è poi quella a cui ci ha abituato Michael Moore, con il giornalista on the road che va a cercare informazioni. Qui la questione da illuminare è quale sia il principale responsabile del degrado degli ecosistemi marini. Partiamo dalla plastica naturalmente, con le cifre agghiaccianti del caso: sarebbero già 150 milioni le tonnellate di plastica galleggiante, alle quali se ne aggiungerebbero altri 8 milioni l’anno, e di tutta questa plastica il 46% sarebbe composto da reti da pesca, abbandonate o perse dai pescherecci. Ho usato il condizionale perché Seaspiracy sembra non raccontarla sempre giusta, come sulla percentuale di plastica dovuta alle reti che per altre fonti sarebbe intorno al 10%, o come la previsione, qui fortemente sbandierata, di uno scienziato secondo il quale i mari si svuoteranno entro il 2048, previsione che risale al 2006 e che tre anni dopo venne pubblicamente smentita dal suo stesso autore che ammise di aver sbagliato i conti. Vengono quasi in mente quei ‘no vax’ che continuano a ripetere la bufala dell’autismo undici anni dopo che l’articolo in cui se ne parlava è costato al suo autore la radiazione dall’ordine dei medici. Non credevamo di dover fare i debunker di un documentario che a sua volta fa il debunking sulle informazioni ingannevoli degli enti di certificazione e delle corporation sulla pesca sostenibile o intensiva. Eppure Seaspiracy (disponibile su Netflix da fine marzo) ha già suscitato polemiche non solo sulla validità di alcuni numeri ma anche sulla sua correttezza. Più di uno degli intervistati che sembrano dar ragione all’autore (e un altro difetto di questo lavoro è la mancanza di voci alternative), vedendo il film l’hanno accusato di cherry picking, cioè di aver estratto dalle interviste solo frammenti decontestualizzati. Lo scenario dipinto è indubbiamente scioccante, anche grazie a un’attenzione per la messa in scena e il montaggio che lo rendono di notevole impatto e cinematograficamente più efficace di Cowspiracy. Ma la conclusione (non esiste pesca sostenibile e nemmeno pesce pulito ma solo pesce più o meno inquinato e l’unica alternativa è diventare vegetariani) da un lato non appare documentata in modo sufficiente e dall’altro lascia il dubbio che ci troviamo di fronte a uno spot pro vegan. L’ultima persona intervistata, la biologa marina Dominique Barnes, ci fornisce infatti questa soluzione al dilemma della pesca sostenibile: siccome i preziosi Omega 3 arrivano ai pesci attraverso le alghe che mangiano, perché non mangiare semplicemente le alghe che ci danno tutti i benefici senza i danni? La Barnes apprendiamo essere anche la co-fondatrice di un’azienda che si chiama “new wave foods” che produce gamberetti di alghe che lei stessa dichiara deliziosi quanto il pesce vero… ▲ *Presidente L’Age d’Or Seaspiracy USA 2021 Regia di Ali Tabrizi L'AMBIENTE IMMAGINATO di Stefano Visani* 87 L'ECOFUTURO MAGAZINE marzo/aprile 2021 MYSHARE’N go A questo link trovate una disamina puntuale delle affermazioni del film da parte di un sito di fact checking https://bit.ly/3uhDIMZ L'ECOFUTURO MAGAZINE maggio/giugno 2021 8889 L'ECOFUTURO MAGAZINE maggio/giugno 2021Next >