< PreviousL'ECOFUTURO MAGAZINE maggio/giugno 2021 70 La via dell’idrogeno IL MONDO CHE CAMMINA / di Fausto Marelli L ’idrogeno si sta conquistando uno spazio im- portante come vettore energetico in quella che sarà la transizione ecologica verso un futuro al 100% rinnovabile. Si tratta di una sfida enor- me, che richiede un respiro internazionale, enormi in- vestimenti e che non può trascurare l’importante infra- struttura già esistente. Per ciò si sta costituendo un net- work europeo - European Hydrogen Backbone (Ehb) - che copre 21 Paesi e raggruppa la visione comune di 23 Operatori di Trasmissione Energetica (Transmission System Operator o Tso), tra i quali anche l’italiana Snam. Le aziende riunite in questa iniziativa hanno da poco presentato una versione aggiornata dello studio circa il progetto e la propria visione sulla futura rete di traspor- to dell'idrogeno nel continente europeo. Secondo le previsioni, la nuova rete raggiungerà un'estensione di 39.700 chilometri entro il 2040, connettendo 21 Paesi europei e con prospettive di ulteriore sviluppo negli an- ni successivi al 2040. Il nuovo rapporto di EHB aggior- na quello pubblicato a luglio 2020, che prevedeva una rete di 23.000 km per dieci paesi coinvolti. Circa il 69% della rete prevista è costituita da condotte gas già esistenti, convertite al trasporto d'idrogeno. Il restante 31% riguarda invece una nuova infrastruttura funzionale alla connessione di nuovi clienti e localizza- ta nei Paesi attualmente dotati di reti gas meno svilup- pate, ma che in futuro potrebbero raggiungere signifi- Oggi sta nascendo la più grande rete europea per la distribuzione dell’idrogeno71 L'ECOFUTURO MAGAZINE maggio/giugno 2021 cativi livelli di domanda e offerta di idrogeno. «L'Europa ha bisogno di sviluppare rapidamente una rete dedicata all'idrogeno -ha dichiarato il Prof. Ad van Wijk, autore del piano sugli elettrolizzatori 2x40GW e consigliere di Hydrogen Europe-. Questo nuovo studio di European Hydrogen Backbone mostra una road map su come questo possa diventare realtà». L’investimen- to complessivo per i circa 40 mila chilometri di rete è stimato tra i 43 e gli 81 miliardi di euro, con un investi- mento per chilometro che si è abbassato rispetto alla previsione dello scorso anno. Laddove il primo studio considerava soltanto i costi previsti per condotte di gas del diametro di 48 pollici, infatti, l'aggiornamento del- lo studio include anche condotte più piccole, che rap- presentano gran parte dell’infrastruttura gas d'oggi e della rete di trasmissione di idrogeno del futuro. Tra- sportare idrogeno su mille chilometri di distanza coste- rebbe in media tra 0,11 e 0,21 euro per kg, rendendo quest’opzione per il trasporto di idrogeno su lunga di- stanza conveniente sotto al profilo dei costi. «Siamo lieti dell’adesione di undici nuovi Paesi a que- sta iniziativa. Il nostro nuovo rapporto dimostra chia- ramente che un’infrastruttura paneuropea per l'idroge- no, che si basi per larga parte sul riutilizzo dell'infra- struttura a gas già esistente, è possibile», ha aggiunto Daniel Muthmann, coordinatore della iniziativa EHB e responsabile della strategia, sviluppo, policy e comuni- cazione della tedesca Oge. Le mappe della rete a idrogeno al 2030, 2035 e 2040 pubblicate riflettono la visione dei 23 Tso europei e la loro analisi dell’evoluzione infrastrutturale necessaria a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. Que- sta previsione non è da considerarsi definitiva in quan- to la configurazione e le tempistiche di realizzazione della rete dipenderanno dalle condizioni di mercato dell’idrogeno, del gas naturale, del biometano e dalla creazione di una stabile cornice regolatoria. ▲ È possibile consultare il report al seguente link: https://bit.ly/3eWYECy Paris Madrid Amsterdam Berlin Hamburg Munich Cologne Prague Lyon Bordeaux Marseille Valencia Rome Palermo Milan Göteborg Stockholm Gdansk Copenhagen Frankfurt Barcelona Venice Leipzig TarifaAlmería Bilbao London Cork Vienna Athens Helsinki Ljubljana Bratislava Budapest Tallinn Warsaw Krakow Dublin Edinburgh Manchester xport/Import H ubsea H ountries within scope of study Countries beyond scope of study otential H otential H otential H nergy island for offshore H ity, for orientation purposes • Gasdotti di H2 mediante conversione di quelli esistenti (riutilizzo) • Gasdotti di H2 di nuova generazione • Gasdotti per l’esportazione/ importazione di H2 (riutilizzo) • Gasdotti di H2 sottomarini (riutilizzati o nuovi) Paesi che rientrano nel campo di applicazione dello studio Paesi che non rientrano nel campo di applicazione dello studio • Stoccaggio potenziale di H2: caverna o grotta di sale Stoccaggio potenziale di H2: falda acquifera Conservazione potenziale di H2: giacimento impoverito • Isola energetica per la produzione di H2 offshore • Città a scopo d'orientamento LA RETE EUROPEA DELL'IDROGENO PUÒ ESSERE CREATA ENTRO IL 2040L'ECOFUTURO MAGAZINE maggio/giugno 2021 72 D opo gli ultimi numeri dedicati ai viaggi “virtuali” causa pandemia, torniamo a scrivere di “realtà”. Ecobnb è un portale nel quale il turista attento anche all'ambiente può trovare una serie di soluzioni a "basse emissioni". Abbiamo intervistato il fondatore Simone Riccardi. Come è nata l'idea di un portale specializzato in alloggi ecostenibili? «Anni fa, invitato a Potenza per un convegno universitario, mi resi conto dell'enorme difficoltà nel trovare on-line una struttura ricettiva “sostenibile”. Non riuscii e mi accontentai di un soggiorno dalle monache sempre migliore di un anonimo hotel di una qualche catena alberghiera. Sui grandi portali non esistono categorie specifiche riguardo al rispetto di determinati standard ambientali e sociali, mentre le piccole realtà non riescono a emergere sul web. Nacque così, insieme ad altre persone, il progetto “Viaggi Verdi” evolutosi nel tempo in questa nuova esperienza che vuole essere un punto di incontro tra viaggiatori responsabili e ospitalità green, con il sogno di contribuire a rendere migliore il futuro del nostro Pianeta». Cosa si può trovare sul vostro sito? «Una grande varietà di alloggi in Italia e non solo, dalla casa sull’albero all’hotel sostenibile, dall’albergo diffuso negli antichi borghi italiani al glamping, dall’agriturismo biologico immerso nella natura al rifugio di montagna a zero emissioni e antiche dimore dei pastori e trulli, tende trasparenti per vedere le stelle, Eco è il B&B L'offerta turistica si sta evolvendo in direzione della sostenibilità incontrando sempre un maggiore interesse delle persone VIAGGI / di Duccio Braccaloni*73 L'ECOFUTURO MAGAZINE maggio/giugno 2021 yurte mongole e castelli. Abbiamo inoltre una sezione di offerte speciali, in cui scoprire iniziative green, itinerari slow (a piedi, in bici, a cavallo, in canoa, in treno o con gli asini) ed eventi da non perdere, come i week-end di yoga & benessere. Vi è infine un blog dove si riflette sul concetto di viaggio sostenibile, promuovendo, per esempio, la riduzione degli spostamenti aerei: il boom delle compagnie low cost contribuisce non poco alle emissioni globali di CO 2 ; meglio limitare i grandi viaggi e scoprire i tanti gioielli locali ancora poco conosciuti». Che requisiti ha un Ecobnb? «Ci sono 10 eco-standard cui prestiamo particolare attenzione e che evidenziamo al momento della prenotazione: 100% energia elettrica rinnovabile e certificata, cibo bio o locale, bioarchitettura, raccolta differenziata capillare, pannelli solari per l'acqua calda, prodotti per la pulizia ecologici, accessibilità senza auto, lampadine a basso consumo, riduttori di flusso e recupero e riuso delle acque meteoriche. Di questi requisiti di sostenibilità ogni alloggio deve garantirne almeno 5. In futuro chiederemo alle strutture che vogliono entrare nella nostra rete di rispettare anche valori aggiuntivi per valutarne l'impatto paesaggistico e il consumo di suolo». Hai qualche luogo del cuore da consigliarci? «Sicuramente Sagna Rotonda, una borgata abbandonata per anni ora recuperata in modo eco-sostenibile, che si trova nella natura incontaminata delle montagne piemontesi. E poi Torri Superiore, un ecovillaggio nel ponente ligure, dove fare una vacanza tra mari e monti in un borgo medievale ricco di condivisione, la Riserva dello Zingaro in Sicilia, con il suo mare azzurro trasparente e le spiagge bianche, il Parco Nazionale della Sila, il vero cuore verde della Calabria, e Forni di Sopra nelle Dolomiti friulane, un'autentica perla alpina». Come sarà questa estate? «Dopo tanta incertezza e preoccupazione per la pandemia il turismo si sta muovendo e si registrano tantissime prenotazioni già per giugno. Certo, almeno per ora, sarà prevalentemente un turismo interno, con meno stranieri, abituati a prenotare con largo anticipo. Se poi l'Europa e il resto del Mondo riusciranno a trovare modalità consapevoli e sicure per viaggiare ci si aspetta un ritorno dei viaggiatori da fuori confine già da settembre, ottobre». Un'ultima riflessione? «In Italia bisognerebbe tutelare maggiormente le città d'arte e gli antichi borghi da eccessivi fenomeni di over tourism e di svendita a colossi immobiliari e fondi di investimento esteri. Per esempio in Thailandia gli stranieri non sono autorizzati a possedere terreni e questa restrizione si estende alla proprietà fondiaria». ▲ * EcofuturoL'ECOFUTURO MAGAZINE maggio/giugno 2021 74 Scuole Ecofuture Prende avvio una nuova importante collaborazione, per promuovere l’educazione alla sostenibilità nelle scuole di tutt'Italia EDUCAZIONE / di Michele Dotti C ome Ecofuturo, abbiamo sempre pensato che l’informazione e la formazione dovessero camminare di pari passo. Ci siamo adoperati, affiancando ai nostri canali di comunicazione anche eventi e progetti nelle scuole, prima informalmente e poi in maniera più strutturata grazie all’avvio del “Progetto pilota di Autocura energetica nelle scuole italiane” -realizzato in collaborazione con Giga e il MIUR e fortemente voluto dal Ministro Lorenzo Fioramonti- che ha portato in diversi Istituti Superiori italiani i migliori esperti della nostra rete per incontrare gli alunni e coinvolgerli attivamente nella cura del proprio Istituto. Abbiamo sempre sognato che il nostro Magazine, essendo online e gratuito, potesse divenire strumento di approfondimento sui temi della sostenibilità con la prospettiva propositiva che ci contraddistingue. Il sogno ora è diventato realtà. Abbiamo siglato un protocollo d’intesa con l’ANP (Associazione Nazionale Dirigenti Pubblici e Alte Professionalità della Scuola) che -citandone alcuni passaggi- parte dalla considerazione di alcuni punti: • l’importanza dell’educazione ambientale in una prospettiva di educazione civica, volta a promuovere una partecipazione attiva e consapevole degli alunni e ispirata come “bussola" all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite; il ruolo fondamentale che sostenibilità e digitale rappresentano sempre più anche a livello di formazione professionale, al punto che secondo una recente Ricerca, 75 L'ECOFUTURO MAGAZINE maggio/giugno 2021 nei prossimi cinque anni il mercato del lavoro richiederà 1,6 milioni di lavoratori che possano sviluppare soluzioni e strategie ecosostenibili e 1,5 milioni di lavoratori in grado di sapersi destreggiare con Internet. Alla luce di questo abbiamo condiviso con l’ANP alcuni importanti obiettivi: • promuovere tra gli studenti approfondimenti interdisciplinari sui temi dell’educazione civica e della sostenibilità ambientale e favorire nei docenti una formazione di carattere generale con riferimenti specifici alle possibilità disponibili a livello di ecotecnologie nel nostro Paese; • dare voce alle progettualità virtuose realizzate dalle Scuole -sulle tematiche della sostenibilità, sui beni comuni, sui diritti di carattere ambientale, sui modelli di partecipazione condivisa nelle comunità- in un’ottica di condivisione delle esperienze, per favorirne la replicabilità su tutto il territorio nazionale. In seguito a tale accordo, la nostra rivista si impegna a offrire gratuitamente all'ANP una Rubrica di due pagine in ogni numero, per raccontare le migliori esperienze del mondo della scuola sulla sostenibilità ambientale ed eventuali iniziative sul tema realizzate da ANP. L'ANP si impegna a diffondere la rivista ‐per ogni sua uscita‐ attraverso i propri canali a tutte le scuole Superiori, sottolineandone il possibile utilizzo ai fini didattici e formativi, sia in presenza (attraverso la Lim) sia in DAD e invita le scuole a comunicarci i propri progetti ambientali più significativi al fine di metterli in luce attraverso la Rubrica. Così, ha salutato l’avvio della collaborazione Antonello Giannelli, Presidente nazionale Anp: «Alla parola scuola affianchiamo spesso la parola futuro. Gli alunni, gli studenti sono il nostro futuro e per loro dobbiamo impegnarci. Abbiamo bisogno di una scuola al passo con i tempi, capace di una didattica innovativa ed efficace che offra a tutti la possibilità di conseguire le migliori competenze e il sostegno personalizzato alle inclinazioni individuali. La scuola ha la grande responsabilità di formare i cittadini di domani, consapevoli delle conseguenze dei propri gesti e delle proprie scelte. La reintroduzione dell’insegnamento dell’educazione civica va proprio in questa direzione: i temi legati alla sostenibilità e dell’ambiente sono molto sentiti dalle giovani generazioni ed è giusto fornire loro una chiave di comprensione adeguata. Il tema è complesso, deve essere affrontato in maniera non superficiale e la scuola è sicuramente il luogo più adatto». Anche l’On. Lorenzo Fioramonti, già Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca si è espresso al riguardo: «Sono molto molto contento di questa collaborazione perché fa entrare all’interno delle scuole una rivista che da qualche tempo si occupa di una nuova visione dell’ecologia e di un rapporto pratico e partecipato con la possibilità di prendersi cura della nostra casa comune. L’Italia è stata il primo Paese al mondo a istituire l’insegnamento obbligatorio dell’educazione civica alla sostenibilità. In questo è un punto di riferimento a livello mondiale. Sono sempre di più i Paesi che si rivolgono a noi per imparare dal nostro caso e capire come replicarlo in altre parti del mondo. Si parla anche della possibilità che quest’anno sia il G20 sia la Cop 26 di Glasgow e, prima ancora della Cop 26 quella dei giovani di Milano, possano mettere sull’agenda mondiale di tutti i capi di Stato e di governo la questione dell’educazione alla sostenibilità come perno sul quale costruire una nuova sensibilità generazionale. Ancora una volta l’Italia si dimostra leader mondiale sull’educazione trasformativa e questa collaborazione sicuramente va nella direzione giusta per aprire tutte le scuole alla conoscenza più ampia delle esperienze ecologiste italiane e farà conoscere sempre di più al resto del Paese e al mondo quello che le scuole italiane fanno, pubblicando regolarmente i migliori progetti e le migliori iniziative legate alla sostenibilità». Dal prossimo numero troverete quindi due pagine in più, che hanno per noi un valore davvero speciale e che ospiteremo con gioia e grandissima soddisfazione. ▲ Antonello Giannelli, Presidente nazionale AnpL'ECOFUTURO MAGAZINE maggio/giugno 2021 7679 L'ECOFUTURO MAGAZINE maggio/giugno 2021 *Chiropratico ECOSALUTE di Espedito De Leonardis* Il padre della medicina moderna è anche uno dei fondatori dell'ecologia Ippocrate ecologista I ppocrate è considerato da tutti il padre della medicina moderna, colui che ha liberato la medicina da quell’aura di magia e stregoneria a essa legata e l’ha fatta diventare scienza empirica, basata su osservazioni, dati e fatti. Tutti i suoi parenti e antenati si erano dedicati all’arte medica, tramandandosi gli insegnamenti ma non potevano considerarsi scienziati. Lui invece osservò, studiò, scrisse e insegnò e alcuni dei suoi scritti sono, per fortuna, arrivati fino a noi rivelandoci le sue intuizioni, alcune delle quali realmente rivoluzionarie. Nelle sue accurate e attente osservazioni, Ippocrate formulò la teoria secondo la quale l’ambiente influenza lo stato di salute dell’uomo. Parlava di umori e quindi, dove esiste un ambiente equilibrato fra caldo e freddo, fra secco e umido, dove l’acqua e l’aria sono pulite, le persone sono più sane. Questa è la prima osservazione riguardo al fatto che l’uomo è parte integrante di un ecosistema che influenza e da cui è influenzato; potrà sembrare banale ma bisogna considerare che è stata fatta nel XII Secolo avanti Cristo. Circa tremila anni fa! A quel tempo deve essere stata davvero rivoluzionaria se si pensa che ancora oggi non sembra essere entrata del tutto nella coscienza delle persone. Ippocrate fu il primo a considerare il cibo come fautore di benessere e che il suo abuso o non uso corretto potesse essere deleterio per la salute arrivando a dire: «Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo». Divenne molto famoso anche grazie a un suo importantissimo intervento con il quale riuscì a debellare la peste che aveva colpito la città di Atene decimandone la popolazione. Non si conosceva molto della peste e, senza la conoscenza della biologia e chimica moderna e l’uso dei microscopi, ma solo grazie all’osservazione di sintomi e ambiente riuscì a capire come debellare la malattia. Osservò che la malattia proliferava nella sporcizia, mentre, per esempio, i fabbri che lavoravano a stretto contatto con il fuoco e, in generale, gli abitanti dei quartieri dove le acque e le strade erano più pulite, raramente si ammalavano. Su consiglio di Ippocrate i corpi delle vittime vennero bruciati insieme ai loro oggetti personali; si cominciò a raccomandare l’igiene personale, la pulizia delle case e delle strade e così la peste fu vinta. Al centro del pensiero di Ippocrate non c’è la malattia, bensì l’uomo e il suo ambiente, nella sua totalità e integrità. Egli studia e prende in considerazione tutti gli aspetti della vita della persona: cibo, attività fisica e mentale, ambiente. Un approccio empirico e scientifico che ha portato l’umanità a evolversi e a migliorare sempre di più. Il raggiungimento del benessere si può ottenere solo con l’armonia fra la persona e la realtà che la circonda. Rispettando la natura e l’uomo. Solo questa è scienza secondo Ippocrate. Scienza al servizio dell’uomo, non al servizio dell’interesse di pochi e delle loro opinioni, che finirebbero per distruggere il grande miracolo che è la natura, di cui l’uomo è parte integrante. Secondo Ippocrate: «Esistono soltanto due cose, scienza e opinione. La prima genera conoscenza, la seconda ignoranza» e «Se c’è amore per l’uomo ci sarà anche amore per la scienza». ▲Next >