< PreviousL'ECOFUTURO MAGAZINE gennaio/febbraio 2022 71 * Chiropratico Persona e malattia, un rapporto che deve essere rivisto La polarità della salute ECOSALUTE a cura di Espedito De Leonardis* L e antiche culture mediche erano più inclini a considerare la persona rispetto alla malattia. Secondo il principio degli antichi saperi medici, non sarebbero le malattie a colpire le persone ma sono le persone stesse che se le procurano. E, secondo questa filosofia di pensiero medico, le malattie non “si prendono”; noi creiamo le condizioni per averle distruggendo le nostre difese naturali con il modo in cui mangiamo, beviamo, ragioniamo, viviamo. Discorso a parte è per situazioni eccezionali come quella che stiamo vivendo con e per il Covid-19. Se tutto ciò è vero, è vero anche che tutte le malattie possono essere trattate, ma non tutte le persone possono essere curate. A meno che non cambi il loro modo di vivere e di pensare. Il problema più grande risiede proprio in questo, nel nostro modo di pensare. Il nostro cervello e la nostra mente vanno indirizzati, con un diverso modo di pensare. Il nostro cervello-mente non comprende e non può attuare un reset attraverso un’impostazione o condizione negativa ma va creata una condizione propositiva. Faccio un esempio. Se vi dicessi in questo momento di NON pensare a un leone non ne saremmo capaci perché l’immagine che immediatamente il nostro cervello crea è quella del leone. Ma se dicessi di provare a pensare ad una spiaggia bellissima o a dei monti innevati immediatamente il nostro cervello si attiverebbe in positivo creando ciò che vogliamo pensare. Non possiamo liberarci della mente. Non esiste un interruttore che la spegne o accende. Forse addirittura potremmo dire che è la mente a usare noi e noi tendiamo, di conseguenza, a superficializzare le informazioni, a renderle più rapide e facili da fruire per poter fare o creare più situazioni simultaneamente per non creare “blocchi”. Se per esempio stiamo guidando, abbiamo un progetto che è il viaggio e il suo percorso. Le auto che incontriamo sono ostacoli che noi scansiamo per raggiungere il punto di arrivo. Ma se mi concentro solo sugli ostacoli, che le auto rappresentano, forse non mi muovo, creando una tensione anomala che può generare un disagio che si trasformerà in malattia. Stesso discorso vale per condizioni apparentemente positive. Einstein, e non l’ultimo bischero, affermava che «qualsiasi uomo che guida in maniera sicura mentre bacia la sua donna è un uomo che non sta dando al bacio l’attenzione che merita». Ciò vale per tutte quelle situazioni del nostro quotidiano nelle quali non diamo la giusta importanza a ciò che veramente merita. Creando un disagio che poi, probabilmente, si trasformerà in malattia. Non è solo la malattia che ha origine nella mente-cervello ma anche la salute ha origine dagli stessi organi; se esiste la malattia psicosomatica deve per forza esistere la salute psicosomatica. Il nostro corpo-mente ha una capacità di guarire di cui non siamo mai stati informati. Allontanandoci, cambiando da ciò che ci ha fatto ammalare per andare verso ciò che per noi è positivo e salutare. Perché le cose non cambiano ma noi possiamo cambiare. Cambiando anche la polarità dei nostri traumi. Trauma è una parola greca che vuol dire ferita. E la ferita, con la sua cicatrice, ha due polarità che sono e mandano due messaggi. Da una parte dice «qui, mi son fatto male” e dall’altra «qui, sono guarito». Sta a noi scegliere da quale parte della ferita vogliamo stare. ▲Un evento irripetibile con relatori da tutto il mondo per costruire insieme un nuovo paradigma educativo. Incontriamoci • ! ! 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Possiamo dire che la funzione clorofilliana genera il colore verde delle foglie, ma non sappiamo perché proprio il verde e non il rosa o il bianco. Il verde delle foglie è motivato da misteriosi equilibri tra la natura dei raggi di luce, la consistenza evanescente degli atomi, il profumo del vento e la forma dei seni delle donne. E se non avete capito che il colore dell’erba e le rotondità dei corpi femminili sono connessi misteriosamente e intimamente, non potete pensare di salvare l’umanità dall’estinzione. Se vogliamo riuscirci dobbiamo innanzitutto renderci conto che l’umanità è attanagliata dalla depressione, dalla rabbia e dall’odio. Miriadi di persone odiano se stesse in particolare e la vita in generale. Non gliene frega niente dell’inquinamento e della guerra. E una bella esplosione atomica globale non pare loro una prospettiva così terribile. Anelano la fine di tutto, la vendetta contro la vita che li ha così tanto amareggiati, annoiati, colpiti. Per questo se vuoi salvare il mondo devi parlare d’amore. Amore, passione, piacere, bellezza, empatia, solidarietà, cooperazione, che sono le cose belle della vita. Le uniche che possono ripagare la fatica di vivere e quella di morire. ▲Entra nella fiera virtuale delle ecotecnologie! www.ecquologia.com/exco Oltre 60 aziende innovatrici green, materiali esclusivi, interviste, webinar e formazione online gratuita! Richiedi GRATIS le tue credenziali di accesso: ENERGIE RINNOVABILI - AGRICOLTURA - BIOGAS - ECOBONUS 110% INNOVAZIONE ETCA E IDROGENO.L'ECOFUTURO MAGAZINE gennaio/febbraio 2022 75 In collaborazione con BuoneNotizie.it La Giornata Nazionale della Legalità compie vent’anni. E i risultati di questa sensibilizzazione sono evidenti Legale è la Giornata BUONE NOTIZIE a cura di Riccardo Pallotta Q uest’anno ricorre il ventennale dall’istituzione della Giornata Nazionale per la Legalità. Uno degli scopi di questa ricorrenza è di incoraggiare le scuole a organizzare un piano didattico volto a diffondere la cultura del rispetto e della legalità. Secondo il Rapporto del Benessere Istat del 2022, le persone che si dichiarano sicure camminando di notte nelle zone in cui vivono sono il 62,2%; il valore più alto dal 2010. Guardando la tv o leggendo le notizie sembra improbabile, invece la percezione soggettiva della sicurezza migliora indiscutibilmente. La sicurezza di ogni cittadino è indissolubile nella costruzione del benessere e spesso è garantita proprio dalle leggi. In mancanza di esse, la libertà delle persone risulterebbe limitata. Non è un caso se Goethe sosteneva: «La legalità è libertà». Altri dati positivi che emergono dal Rapporto riguardano la percentuale di popolazione che dichiara di aver visto nella zona in cui vive persone che si drogano, spacciano, si prostituiscono o commettono atti vandalici: si attesta al 6,3%, il livello più basso dal 2009. Le famiglie che affermano di abitare in zone a rischio di criminalità sono il 20,6%, nel 2019 erano il 25,6%. Dato mai così basso dal lontano 1993. Con l’allentamento delle misure restrittive per la pandemia nel 2021, i borseggi, le rapine e i furti in abitazioni sono cresciuti lievemente rispetto all’anno di lockdown, ma si attestano comunque molto al di sotto dei valori registrati nel periodo prepandemico. Sempre sul fronte della legalità, lo scorso aprile si è svolta a Bucarest, su un’idea dell’ambasciatore italiano in Romania Alfredo Durante Mangoni, un’iniziativa per valorizzare l’impegno nel settore privato italiano delle pratiche volte a prevenire e contrastare ogni forma di corruzione. È la prima edizione di Italian Business Integrity Day (IBID con l’intento di far capire l’importanza, anche nel mercato economico, dell’adozione di politiche aziendali con legalità e governance solide e interne. Migliore è la reputazione data dalla garanzia legale di un’azienda e maggiori saranno le opportunità di attrarre nuovi investitori, specialmente esteri. La legalità riguardo la tutela del lavoro è arrivata ad un’importante approvazione di legge delega. Nei giorni scorsi, dopo un lungo stallo tra le commissioni Lavoro e Cultura del Senato italiano, si è giunti all’accordo sull’introduzione dell’indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo. Si pensa che possa entrare in vigore nel 2023. Una delle caratteristiche lavorative del mondo dello spettacolo è la sua stagionalità. Questa misura ne riconosce la natura “discontinua” e i tempi di studio e formazione quali parti integranti e indispensabili nello svolgimento dei lavori creativi. Seppure il nostro Bel Paese sia vittima a livello internazionale di stereotipi e luoghi comuni e sia considerato un pessimo esempio di legalità, celebre la frase di Benigni «in Italia di legale c’è solo l’ora», la situazione sembra cambiata. Per quanto in modo saltuario, il sentimento, il rispetto e anche la cultura verso la legalità stanno crescendo e questo non può che farci ben sperare per il futuro. ▲T A N T E N O T I Z I E , R U B R I C H E E C U R I O S I T À N U O V O F O R M A T OL'ECOFUTURO MAGAZINE gennaio/febbraio 2022 77 Dalla parte dei rifiuti I rifiuti sono la nostra impronta sulla scena del delitto. E una politica davvero responsabile serve a evitare i delitti, non a far sparire le impronte. Ecco perché in queste pagine i rifiuti diventano una nuova lente con cui guardare la società, l'economia, la tutela del pianeta. Da questa nuova prospettiva, legale e illegale sono facce della stessa medaglia. Prima di discutere di ecocrimini e illegalità, serve comprendere a fondo i fili che muovono i processi di regolazione ufficiali. È qui che si materializzano le peggiori trappole, si annidano i veri parassiti del sistema. L’illegalità si sposta sempre più a monte ed è lì che va stanata. Allora la patologia diventa solo un modo più intenso di guardare la fisiologia. Queste pagine vogliono essere una bussola per orientarsi nell’apparente caos, che è anche culturale. Per andare alle radici dell'illegalità serve comprendere a fondo i fili che muovono i processi di regolazione ufficiali. Quello che Antonio Pergolizzi ci presenta è certamente un libro scomodo, perché non si adagia sui luoghi comuni e sulle risposte giudiziarie, ma fa un passo indietro per farne cento in avanti. Partendo dalla consapevolezza che il miglior modo per contrastare malaffare e corruzione è dotarsi di efficaci modelli di governance. Il resto sono solo palliativi. Dalla parte dei rifiuti La governance, l’economia, la società, lo storytelling e i trafficanti di Antonio Pergolizzi 374 pagine, euro 18, Andrea Pacilli Editore, 2020 LIBRI a cura della Redazione Pascoli di carta. Le mani sulla montagna Un lungo reportage, un viaggio che diventa un'indagine delle tante contraddizioni e problematicità che coinvolgono gran parte del settore montano, da Nord Sud Est Ovest. Mencini ha indagato il fenomeno conosciuto come “Pascoli d’oro” o “mafia dei Pascoli” che non è solo presente e finalmente indagato nel sud Italia, in particolare in Sicilia, ma in forme diverse, sempre speculative e truffaldine, coinvolge tutte le montagne: gli Appennini, le Alpi, le Prealpi e anche le Dolomiti. Muovendo la sua ricerca da episodi più o meno noti come quello coraggioso di Giuseppe Antoci, ex Presidente del Parco delle Nebrodi, l’autore ha incontrato, condividendo momenti emozionanti, diversi allevatori, produttori, giovani pastori, ascoltandone racconti incredibili, rimanendo a volte incredulo, a volte invece positivamente sorpreso. Una indagine appassionante che ci fa scoprire anche tanti montanari, agricoltori e allevatori, che lavorando in pendenza con tante difficoltà, difendono la nostra montagna, il nostro patrimonio ambientale e lottano per la legalità. Il libro, che è stato anche premiato nell’ambito del Concorso Letterario “Premio Leggimontagna 2021” e in occasione del “Premio letterario Itas - Libro di montagna di Trento”, vanta una bellissima prefazione di Don Luigi Ciotti. Pascoli di carta. Le mani sulla montagna di Giannandrea Mencini 208 pagine, euro 16, Kellermann Editore, 2021L'ECOFUTURO MAGAZINE gennaio/febbraio 2022 79 *Ideatore MEI (Meeting Etichette Indipendenti), Presidente AudioCoop “The First Embrace”, il primo abbraccio, è il nuovo singolo per pianoforte solo del compositore di fama mondiale Giovanni Allevi, che celebra l’amore per il nostro Pianeta. Il Maestro Allevi, European Ambassador di Earth Day, l’organizzazione internazionale presso le Nazioni Unite che difende i diritti della Terra, ha voluto celebrare la Giornata Mondiale della Madre Terra, dedicandole una ballade delicata e romantica. “The First Embrace” di Giovanni Allevi è disponibile per il download e streaming su tutte le piattaforme e store digitali (https://bit.ly/37r7Tvi). «Credo che non esista gesto più sublime del primo abbraccio: quello tra la madre e il suo neonato, quello tra due amanti, quello tra la Terra e i suoi abitanti. Il tempo si ferma, ogni preoccupazione finisce momentaneamente sullo sfondo, l’amore avvolge ogni cosa con la sua calda presenza. Le note di questo brano raccontano il primo abbraccio, grazie alla sua melodia dolcissima, lenta e struggente: spero che questo brano possa portare sollievo all’umanità dispersa e gettata nell’esistenza di questo momento storico tanto difficile, per allontanarsi anche solo per pochi minuti in una personale culla dell’anima”, dichiara Giovanni Allevi. Giovanni Allevi per il Pianeta MUSICA a cura di Giordano Sangiorgi* «Usare troppo i social inquina tantissimo. Se non vi va di rispondere ai messaggi, avete la scienza dalla vostra parte!» ecco l’appello lanciato dall’artista. Dal programma Effetto Terra di Sky Nature a Verde Giffoni, la cantautrice con la filosofa e scrittrice Maura Gancitano, incontra i giovani per raccontare le buone pratiche per una quotidianità sostenibile consapevole. I giffoners, 400 ragazze e ragazzi dai 14 ai 25 anni provenienti da tutt’Italia si sono confrontati sulle buone pratiche per essere più sostenibili. Dalle riflessioni più ampie ai piccoli gesti quotidiani, legati al cibo, all’abbigliamento, al rapporto con la natura e con i mezzi digitali. Ognuno ha un ruolo fondamentale nel migliorare il mondo in cui viviamo e in cui vivremo e proprio a partire dal quotidiano si può instaurare uno stile di vita più sostenibile e più consapevole. Francesca Michelin contro i social che inquinano Quattro giorni no-stop di musica, spettacoli dal vivo e tanto altro immersi tra i boschi del Piemonte. Un'esperienza magica, un viaggio tra suoni, tempi, stili e movimenti per riscoprire la bellezza della condivisione e dell'essere comunità. Dal 21 al 24 luglio nella splendida Area Naturalistica Pianezze di Vialfrè torna Apolide Festival, un festival unico e originale: tre palchi ospitano un’attenta proposta di live, dj set e performing arts con oltre 100 artiste e artisti coinvolti. Grandi nomi dai Subsonica e Cosmo, da Venerus ai Calibro 35, si affiancano alle realtà più interessanti e innovative del panorama nazionale e internazionale. Si aggiunge un ricco programma di incontri, workshop creativi, attività sportive outdoor. Per Apolide sostenibilità e accessibilità sono fondamentali, e per questo, insieme al Gal Valli del Canavese e alla Consulta per le persone in difficoltà, punta a diventare il primo Festival outdoor veramente accessibile a tutti e con un bassissimo impatto sull’ambiente. Torna Apolide a basso impatto ambientale Next >