ecofuturo . eu VIAGGIO NEL MONDO TRA PROGETTI VIRTUOSI, ECOTECNOLOGIE E SCELTE CONSAPEVOLI Bimestrale MAGAZINE Anno 5 - Numero 4 2023 INIZIATIVE RINASCITA DAL FANGO MONDO MEMORIA DELL' AMAZZONIA OCEANI ACQUA GASSATA INTERVISTA ANNALISA CORRADO I LIMITI DEL PIANETA Una diffusa consapevolezza ecologica per nuove scelte sostenibili L'INCHIESTA TRACCE SULL’ACQUA di Rudy BressaL’agricoltura biologica, dal campo alla tavola. Il Consorzio Marche Biologiche riunisce oltre 400 aziende agricole della filiera biologica marchigiana, la regione che ha dato i natali ai pionieri del Bio. Obiettivo? Favorire i progetti di filiera e promuovere i prodotti bio delle Marche in Italia e nel mondo. INSIEME PER UN BIO MIGLIORE Comunicazione finanziata nell’ambito del PSR Marche 2014-2022 Sottomisura 3.2 azioni di informazione e promozione dei prodotti di qualità. conmarchebiowww.conmarchebio.itL’INCHIESTA Tracce sull’acqua di Rudi Bressa I LIMITI DEL PIANETA In copertina: 9 75 DAI NOSTRI MEDIA PARTNER a cura di Giorgia Burzachechi ITALIA CHE CAMBIA Clima caldo a cura di Andrea Degl’Innocenti 56 IL MONDO CHE CAMMINA Memoria dell’Amazzonia di Paola Ferrara 55 LA RIVOLUZIONE DELL’ORTO L’esame dell’orto di Andrea Battiata 52 VETTORI Molecole verdi di Fausto Marelli 50 INIZIATIVE Rinascita dal fango di Fabio Roggiolani 22 19 PERSONAGGI Il colibrì dell’ecologia di Michele Dotti 7EDITORIALE “No Limits” di Michele Dotti 11 ENERGIA Negare il clima a cura di Sergio Ferraris 13 BIOECONOMIA Pianeta al limite a cura di Marco Benedetti 15 AUTOPRODUZIONE Profumo anti zanzare naturale fai da te a cura di Lucia Cuffaro 17 IMPRESA E SOSTENIBILITÀ I limiti del rischio a cura di Averaldo Farri 61 ECOSALUTE L’incanto dei suoni binaurali a cura di Espedito De Leonardis 63 BUONE NOTIZIE Consapevolezza&consumi a cura di Roberta Nutricati 65 LIBRI, MUSICA, AMBIENTE IMMAGINATO a cura di Redazione, Giordano Sangiorgi, Stefano Visani 70 SPAZIO BAMBINI a cura di Moreno Tomasetig 73 ECO APP a cura di Duccio Braccaloni 58 VIAGGI Agri-culture in viaggio di Nicoletta Mazzini SOMMARIO RubricheArticoli FOCUS I LIMITI DEL PIANETA 30 IL CONTESTO I limiti del clima di Gianni Silvestrini 33 ARIA Il male nell’aria di Francesco Ferrante 36 SUOLO Crisi a terra di Ivan Manzo 39 OCEANI Acqua gassata di Giampietro Ravagnan 42 SOSTENIBILITÀ La misura dei limiti di Michele Dotti 44 IMBALLAGGI Il riciclo è bio di Tiziana Giacalone 46 ESPERIENZE Sole tecnologico di Riccardo Pallotta 48 L’AMBIENTE IN NUMERI I numeri dei limiti di Sergio Ferraris 49 IL PUNTO Oltre il limite di Gianfranco BolognaDa settanta anni condividiamo la visione di un futuro sostenibile. Grazie a tutte le persone che in questi settant’anni hanno sostenuto il nostro cammino, ai partner che credono in noi e alle famiglie che scelgono i nostri prodotti. Condividere il futuro è da sempre il nostro impegno, la promessa di realizzare innovazioni sostenibili per vivere in un mondo migliore. Continueremo a percorrere insieme la via della sostenibilità guidati dalla visione di sempre: Sharing the future. www.lucartgroup.comDirettore editoriale e responsabile: Michele Dotti Caporedattore: Sergio Ferraris Grafica e impaginazione: Gofy.it Editor: Ester Stefania Lattanzio Social Media: Adela Filipovici Rapporti con i media partner: Giorgia Burzachechi Edito da Econnection: La comunicazione che innova Società cooperativa Piazza Francesco Donnetti 18 00145 Roma info@econnection.it P.iva 12260851006 Registrazione al Tribunale di Ravenna: Num. R.G. 2265/2019 - Num. Reg. Stampa 1456 del 20/05/2019 Iscrizione ROC 34924 Questo periodico è aperto a quanti desideri- no collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Co- stituzione della Repubblica Italiana. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. www.ecofuturo.eu P .rima di iniziare a "sfogliare” questo magazine sul vostro . .device, chiediamo due minuti per illustrarvi come .navigare al meglio su Flowpaper. Partiamo dal menù in alto, che al pc è immediatamente visibile mentre al cellulare compare semplicemente scorrendo col dito verso il basso. Attraverso questo menù potete scegliere se visualizzare nella modalità a due pagine, ottima per sfogliare la rivista al pc, oppure a pagina singola, migliore per leggere un articolo. Si apre automaticamente sulla pagina singola tenendo il cellulare (o tablet) verticale, mentre passa a doppia pagina se lo mettete orizzontale. Sempre tramite il menù in alto potete scegliere di stampare la rivista, scaricarla in pdf (così facendo si perdono alcune interattività), ottene- re l’url e i codici html per condividerla su un sito, regolare la dimen- sione della pagina (meglio usare questo e non lo zoom col mouse se siete sul pc), sfogliare le pagine o inserire direttamente il numero della pagina desiderata, cercare una parola nel testo di tutta la rivista. Attenzione all’uso dello scroll col mouse: a doppia pagina funge da zoom, mentre a pagina singola scrolla verso il basso permettendo di passare da una pagina all’altra. Con il cellulare è più pratico zoomare utilizzando due dita e spostare la pagina con un dito solo. La visione ottimale si ha con un tablet. Al pc si può leggere comodamente al cellulare risulta inevitabilmente più faticoso per gli occhi. Buona lettura. Anzi buona navigazione La bussola: come “navigare" la rivista online Questo simbolo indica la presenza di zone interattive: si può trattare di link a un sito, di un indirizzo mail o anche di un numero di telefono. Questo simbolo indica la presenza di un video, che si può visualizzare cliccando sopra. Cliccando sul simbolo della bussola si ritorna direttamente al Sommario. Cliccando su questo simbolo è possibile ascoltare l'articolo. LegendaVogliamo ringraziare di cuore tutti gli amici che condividendo i nostri valori e obiettivi stanno contribuendo, come media partner, a diffondere –in pieno spirito collaborativo- questa rivista attraverso i loro canali di comunicazione: siti, social, newsletter. La portata delle sfide ambientali che abbiamo dinanzi è tale che richiede il massimo della collaborazione fra di noi, per cercare di raggiungere, informare e sensibilizzare il maggior numero di persone possibile. Se voleste contribuire anche voi a diffondere “L’Ecofuturo Magazine” attraverso un vostro canale di informa- zione, contattateci: redazione@ecofuturo.eu. Saremo lieti di accogliervi nella nostra “grande famiglia” di eco-innovatori che si impegnano ogni giorno per costruire un mondo migliore. La “grande famiglia” di“N o limits”, così recita la pubblicità di un importante marchio di orologi. E non è certo un’eccezio- ne. Tutta la nostra cultura è improntata al su- peramento dei limiti, considerato un valore, in qualunque ambito. Questo non vale solo per l’atletica, nel quale è ovvio e persino naturale cercare di superare il record precedente, ma per ogni sfera del no- stro vivere, anche laddove appare meno ovvio e molto meno naturale. È il principio della co- siddetta “crescita illimitata” – alla base dell’il- lusione consumistica - che induce a questo. La cosa terribile è che ci appare addirittura nor- male. Ma una crescita illimitata in un Pianeta che invece ha dei limiti biofisici è pura follia. E i risultati di questa follia sono, purtroppo, sotto gli occhi di tutti. Occorre dunque liberarsi da questa idea assur- da e riconnettersi con la Natura e con i suoi limiti, che riguardano ogni aspetto della real- tà intorno a noi. È un processo di ri-alfabetizzazione ad un nuovo lessico, quello della sostenibilità am- bientale (Fritjof Capra la definisce “eco-litera- cy”), nel quale i limiti non rappresentano un disvalore, ma indicano il necessario confine del terreno di gioco. Immaginate, per assurdo, una partita di calcio su un terreno che non avesse confini e linee esterne a perimetrarlo… In questo numero del nostro Magazine abbia- mo deciso di esplorare i limiti naturali, svisce- randoli da vari punti di vista. Da quando - cin- quant’anni fa - nel 1972, il Club di Roma pub- blicò il celebre saggio “I limiti della crescita”, sono stati fatti enormi passi avanti sia dal pun- to di vista della ricerca scientifica sia del di- battito politico. Un contributo fondamentale nel 2009 è giun- to da un gruppo di scienziati coordinato dallo svedese Johan Rockström e dall'americano Will Steffen, che hanno introdotto il concetto di "limiti planetari", individuando nove pro- cessi fondamentali per la stabilità del Pianeta e proponendo soglie per questi processi che non dovremmo superare per non mettere in pericolo l'abitabilità della Terra. I nove confini del Pianeta sono: la crisi clima- tica, l'acidificazione degli oceani, il buco dell'ozono, il ciclo dell'azoto e del fosforo, l'u- so dell'acqua, la deforestazione e altri cambia- menti nell'uso del suolo, la perdita di biodiver- sità, l'inquinamento delle particelle atmosfe- riche e l'inquinamento chimico. Secondo le ultime ricerche, cinque dei nove processi han- no già superato i limiti indicati dagli scienzia- ti, mettendo a rischio la sicurezza del Pianeta. Per ragioni di spazio, nel Focus di questo nu- mero, abbiamo pensato di presentarli accor- pandoli in macroaree: aria, terra e acqua. Il quadro fornito dai confini planetari è fon- damentale per orientare le nostre scelte, indi- viduali e collettive, eppure non è ancora noto al grande pubblico. Occorre un notevole sfor- zo sul piano della comunicazione ambientale per diffonderlo oltre la cerchia degli “addetti ai lavori”, rendendolo il più possibile patrimo- nio collettivo. ▲ No Limits EDITORIALE9 L'ECOFUTURO MAGAZINE luglio/agiosto 2023 *Giornalista ambientale, socio fondatore di Italia che Cambia Ogni giorno ormai, si battono i record negativi degli aumenti di temperatura dovuti ai cambiamenti climatici Clima caldo D i limiti del Pianeta si parla da circa 50 anni; di recente ci sono segnali allarmanti sul loro superamento. Ogni aggiornamento dello studio sui limiti planetari del Centro studi sulla Resilienza di Stoccolma dice che i processi (dal crollo della biodiversità, ai cicli di fosforo e azoto, all’inquinamento da sostanze chimiche, al clima) sono fuori controllo e la nostra forbice di intervento si riduce. Il clima negli ultimi mesi ha dato segnali di un’instabilità senza precedenti. Il 4 luglio è stato il giorno più caldo mai registrato sul Pianeta infrangendo il record risalente al giorno prima. 3 e 4 luglio, infatti, sono i primi due giorni della storia in cui la temperatura media del Pianeta misurata a 2 metri di altezza ha superato la soglia dei 17 °C. Giugno è stato di gran lunga il mese più caldo mai registrato al mondo e il ritorno del Niño, la corrente calda del Pacifico, fa presagire che i prossimi cinque anni saranno peggiori. In alcune zone della costa dell'Antartide, che sono in pieno inverno, le temperature sono sopra lo zero; significa che il ghiaccio non si sta formando. L’andamento delle correnti troposferiche (jet stream) è così anomalo da lasciare increduli tutti i climatologi che l’hanno paragonato a un dipinto di van Gogh. Come commenta su Twitter l’esperto di clima Nate Bear «Siamo in un territorio climatico inesplorato». Ho anche un po’ di buone notizie. La sensibilità ambientale delle persone sembra mediamente in crescita in tutto il Pianeta. L'associazione per la salvaguardia degli oceani BLOOM ha pubblicato i risultati di un sondaggio esclusivo IPSOS, cui hanno partecipato 2.500 cittadini europei; rivela un chiaro sostegno pubblico per una vera protezione delle aree marine. Anche la crescita - o forse l’estremizzazione - di fenomeni come il negazionismo climatico, presente nelle nostre società, può essere inquadrata nella dinamica di polarizzazione sociale che accompagna ogni nuovo trend. Su Italia che Cambia abbiamo raccontato la storia dell’impresa Loccioni, che ha scelto una crescita lenta e costante che ha investito e conoscenza e rapporti con il territorio e ha fatto della transizione ecologica, quella vera, il suo tratto distintivo. The New Yorker, magazine statunitense, ha pubblicato un editoriale firmato da Bill McKibben, uno dei giornalisti ambientali più conosciuti al mondo, in cui scrive: «Per salvare il Pianeta, dovremmo davvero andare più lentamente?». La crescita della consapevolezza e sensibilità ecologica permette ai nostri governi e in generale ai decision maker di compiere scelte difficili da immaginare. Il 12 luglio il Parlamento europeo ha dato il via libera alla legge sul ripristino della natura per la tutela e il ripristino degli ecosistemi. Sempre in ambito Ue, la Commissione ha introdotto degli indicatori d’impatto innovativi, che includono i limiti planetari e sono basati anche sui consumi e non solo sulla produzione e rivoluzionano le modalità con cui si misurano gli impatti delle politiche sul Green Deal e la transizione ecologica. Il tempo è poco, forse è già finito. Ma il mondo cambia, e a ritmi piuttosto veloci. Noi ci aggiorniamo dopo l’estate. Forse la più calda di sempre. ▲ ITALIA CHE CAMBIA a cura di Andrea Degl’Innocenti*Next >