PERSONAGGI INTERVISTA A KARL LUDWIG SCHIBEL il contesto DALLE COMUNITÀ AL PIANETA ORIZZONTI TEMPO DI LIBERTÀ AGRICOLTURA CONDIVIDERE PER COLTIVARE Bimestrale · Anno 6 · Numero 4/2024 · ecofuturo.eu Luglio-Agosto 2024 VIAGGIO NEL MONDO TRA PROGETTI VIRTUOSI, ECOTECNOLOGIE E SCELTE CONSAPEVOLI Elementi essenziali per affrontare le sfide future. Ambientali e non solo Comunità Cooperazione &SOMMARIO PERSONAGGI Speranza contro ogni speranza di Giorgia Burzachechi ESPERIENZE L’orchestra per l’ambiente di Debora Annolino EMISSIONI Ridurre l’impronta di Tiziana Giacalone viaggi L’Italia della sostenibilità cooperativa di Michele Dotti 7 2056 5458 Comunità & Cooperazione Elementi essenziali per affrontare le sfide future. Ambientali e non solo 23 FOCUS ARTICOLI EDITORIALE Come formiche di Michele Dotti IL CONTESTO Dalle comunità al Pianeta di Giorgia Marino Ricondominiamoci Transizione in condominio di Fabio Roggiolani ORIZZONTI Tempo di libertà di Rudi Bressa Comunità energetiche Creatività condivisa di Giuseppe Milano PROSPETTIVE Mondi lontani di Sergio Ferraris AGRICOLTURA Condividere per coltivare di Ivan Manzo INFORMAZIONE Piccoli in/formazione di Valeria Criseo GRUPPI D’ACQUISTO SOLIDALE Solidarietà in gruppo di Grazia Battiato MOBILITÀ Muoversi eco di Riccardo Pallotta L’AMBIENTE IN NUMERI Cooperazione di valore di Sergio Ferraris IL PUNTO Vincere la frammentazione di Michele Dotti 36 52 50 28 24 44 40 533246 48 205658Luglio-Agosto 2024 Foto di copertina: Khlongwangchao / Depositphotos 75 dai nostri media partner a cura di Giorgia Burzachechi COMUNI VIRTUOSI Pillola rossa. Pillola blu a cura Marco Boschini ITALIA CHE CAMBIA Collaborazione in evoluzione a cura di Andrea degl’Innocenti ENERGIA + 3 °C a cura di Sergio Ferraris AUTOPRODUZIONE L’unione che fa la forza a cura di Lucia Cuffaro BIOECONOMIA La cooperazione diventa bio a cura di Marco Benedetti IMPRESA E SOSTENIBILITÀ Guadagni di comunità a cura di Averaldo Farri ECOSALUTE Il bello della cooperazione a cura di Espedito De Leonardis BUONE NOTIZIE Pulizia collettiva a cura di Roberta Nutricati LIBRI | MUSICA | Visual a cura di Redazione, Giordano Sangiorgi e Stefano Visani SPAZIO BAMBINI Gaia a cura di Moreno Tomasetig ECO APP a cura di Duccio Braccaloni 91765 111970 136173 1563 RUBRICHE 24 32 36 40L'Ecofuturo Magazine Periodico bimestrale Direttore editoriale e responsabile: Michele Dotti Caporedattore: Sergio Ferraris Grafica, impaginazione e photo editing: Leonardo Mascioli Editor: Ester Stefania Lattanzio Social Media: Adela Filipovici Rapporti con i media partner: Giorgia Burzachechi Edito da Econnection: La comunicazione che innova Società cooperativa Piazza Francesco Donnetti, 18 00145 Roma info@econnection.it P. IVA 12260851006 D.USC. 10-05-19 Registrazione al Tribunale di Ravenna: Num. R.G. 2265/2019 Num. Reg. Stampa 1456 del 20/05/2019 Iscrizione ROC 34924 Questo periodico è aperto a quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. www.ecofuturo.eu La bussola : come “ navigare ” la rivista online Legenda Prima di iniziare a sfogliare questo magazine sul vostro device, chiediamo due minuti per illustrarvi come navigare al meglio su Flowpaper. Partiamo dal menù in alto, che sul Pc è immediatamente visibile mentre sul cellulare compare scorrendo col dito verso il basso. Attraverso questo menù potete scegliere se visualizzare nella modalità a due pagine, ottima per sfogliare la rivista al computer, oppure a pagina singola, più pratica per leggere un articolo. Si apre direttamente a pagina singola tenendo il cellulare (o il tablet) in verticale, mentre passa automaticamente a doppia pagina se lo mettete in orizzontale. Sempre tramite il menù in alto potete scegliere di stampare la rivista, scaricarla in Pdf (così facendo si perdono alcune interattività), ottenere l’Url e i codici Html per condividerla su un sito, regolare la dimensione della pagina (meglio usare questo e non lo zoom col mouse se siete sul Pc), sfogliare le pagine o inserire direttamente il numero della pagina desiderata, cercare una parola nel testo di tutta la rivista. Attenzione all’uso dello scroll col mouse: a doppia pagina funge da zoom, mentre a pagina singola scorre verso il basso permettendo di passare da una pagina all’altra. Con il cellulare è più pratico fare zoom utilizzando due dita e spostare la pagina con un dito solo. La visione ottimale si ha con un tablet, al Pc si può leggere comodamente, al cellulare risulta inevitabilmente più faticoso per gli occhi. Buona lettura. Anzi buona navigazione! indica la presenza di un video, si visualizza cliccandoci cliccando su questo è possibile ascoltare l'articolo cliccando sulla bussola si torna direttamente al sommarioVogliamo ringraziare di cuore tutti gli amici che condividendo i nostri valori e obiettivi stanno contribuendo, come media partner, a diffondere — in pieno spirito collaborativo — questa rivista attraverso i loro canali di comunicazione: siti, social, newsletter. La portata delle sfide ambientali che abbiamo dinanzi è tale che richiede il massimo della collaborazione fra di noi, per cercare di raggiungere, informare e sensibilizzare il maggior numero di persone possibile. Se voleste contribuire anche voi a diffondere “L’Ecofuturo Magazine” attraverso un vostro canale di informazione, contattateci: redazione@ecofuturo.eu. Saremo lieti di accogliervi nella nostra “grande famiglia” di eco-innovatori che si impegnano ogni giorno per costruire un mondo migliore. La “grande famiglia” di7 L’ECOFUTURO MAGAZINE Luglio-Agosto 2024 L a Natura ci insegna che l’unione fa la forza. Lo sanno i pesci piccoli che si uniscono in banchi per difendersi dai più grandi, così come gli uccelli che si muovono in stormi per non essere catturati dai falchi o da altri predatori e anche le piante – come dimostrano recenti studi – cooperano e si scam- biano informazioni attraverso le radici, in una vera e propria rete invisibile di mutuo sostegno. Anche noi abbiamo il famoso detto «l’unione fa la forza», che sembrerebbe incoraggiare verso la cooperazione. Peccato che ci sia anche il suo esat- to opposto «chi fa da sé fa per tre» che di fatto lo neutralizza. In Africa, dove non esiste l’equivalen- te del nostro secondo detto, un proverbio recita in maniera molto esplicita: «quando le formiche uniscono le loro bocche possono trasportare un elefante». A me questo proverbio fa impazzire, perché rispetto al nostro «l’unione fa la forza», ci dice anche quanta forza, facendoci capire che in- sieme è possibile realizzare imprese che altrimenti apparirebbero impensabili. Chi pensa di poter fa- re da sé, molto spesso non ha fiducia negli altri, oppure sta pensando solo a se stesso. Chi vuole davvero fare qualcosa per gli altri infatti, se è sin- cero, normalmente non impiega molto a capire che il modo migliore per farlo è anche con gli altri. In questo numero del nostro Magazine esploria- mo il valore – ambientale, economico e sociale – del senso di comunità e della cooperazione, in una società che, guarda caso, spinge esattamen- te nella direzione opposta, sull’individualismo e sulla competizione. Questo accade perché non sono i pesci piccoli o gli uccellini a controllare l’informazione, ma piuttosto gli squali e i falchi, i quali hanno un evidente interesse ad affrontare una alla volta le loro prede. Anche l’educazione, purtroppo, spinge molto in questa direzione, sia a scuola, dove l’esasperazione della competitivi- tà ha portato addirittura a follie come passare i compiti sbagliati ai compagni di classe, sia in fa- miglia, dove molti genitori credono sinceramente di fare il bene dei propri figli spingendoli verso una prospettiva ultra-competitiva, pensando che tanto prima o poi si troveranno comunque ad af- frontare gli altri nella vita. Questa visione, oltre che molto triste sul piano umano, è anche falsa sul piano scientifico; se ascoltassimo la Natura lo comprenderemmo subito. Vince chi impara a cooperare, sopravvive chi non pensa solo a sé ma crea una rete di relazioni che lo tutela nelle dif- ficoltà o lo aiuta a costruire ciò di cui necessita. Questo, ovviamente, vale anche per noi esse- ri umani e le numerose esperienze e i progetti di successo fondati su una visione cooperativa e sul recupero del senso di comunità sono lì a dimostrarcelo. Andiamo allora a scoprirli insieme perché, co- me ripeto sempre, il cambiamento non deve più attendere una rivoluzione ecotecnologica, che ormai è matura, ma soprattutto promuovere una maturazione nella consapevolezza, sia a livello individuale, per le nostre scelte quotidiane sia a livello collettivo, per i processi politici. Per non essere schiacciati dagli elefanti, è molto meglio unirsi come formiche. di Michele Dotti direttore L'Ecofuturo Magazine Editoriale Come formiche9 L’ECOFUTURO MAGAZINE Luglio-Agosto 2024 R iattivare le comunità nei piccoli borghi montani, par- tendo da chi quei luoghi già li abita. È questa la forza che alimenta da qualche anno il progetto NEO – Nuove Esperienze Ospitali, in corso di realizzazione a Gagliano Ater- no (AQ). «Occorre mettere in campo strategie per far ri-abitare in maniera attiva questi territori», va ripetendo il sindaco del paese di poche centinaia di abitanti Luca Santilli. Al centro della visione di medio periodo, che fonda il suo senso e la sua efficacia nella coope- razione e condivisione di comunità, un progetto di ripopolamento delle aree interne dell’Appennino. L’acronimo NEO, inventato per l’occasione, non ha nulla a che vedere con il protagoni- sta del film “Matrix” ma, come per il film, pone i residenti di fronte alla scelta. Pillola blu: continuiamo a lamentarci per la chiusura dei servizi, per le strade dissestate, per la lontananza da tutto o quasi. Pillola rossa: ci immaginiamo un mondo alternativo e contribuiamo, tutti insieme, a realizzarlo… A Gagliano pare abbiano scelto la pillola rossa e i primi frutti non hanno tardato ad arrivare: venti nuovi abitanti in pianta stabile, cinque nuove attività commerciali, tra cui una libre- ria e un forno. «Per permettere ai residenti di recarsi presso il distretto sa- nitario, ma anche al cinema o al teatro, abbiamo attivato servizi di mobilità leggera, con una navetta per restituire così anche il diritto alla cultura che nei piccoli centri montani sembra cancellato. Grazie alla collaborazione con la Prote- zione Civile – racconta il sindaco Santilli – abbiamo attivato nuovi servizi come la consegna della spesa e dei medicinali a domicilio. Funziona anche l’infermiere di comunità. Ab- biamo ripristinato degli immobili dismessi e abbandonati, e questo ha creato le condizioni per far aprire sei nuove attività. I vuoti, e penso al patrimonio immobiliare, diven- tano opportunità, spazi da riempire». Alla base del progetto la partecipazione, il farsi carico come comunità di un’idea nuova di paese. Creare le condizioni non solo per restare, ma per attrarre nuovi residenti, generare abitanti. All’inizio di questa visione (2021) a Gagliano c’era solo un bar, ora ci sono quattro associazioni attive, un ristorante, un’attività di noleggio biciclette elettriche che organizza arrampicate ed escursioni. C’è una radio di comunità che coinvolge tutte le fasce di età e venti nuovi abitanti fissi. NEO è una scuola immersiva: ogni anno dodici ragazze e ragazzi provenienti da tutta Italia vivono per sei mesi a Gagliano Aterno, facendo ricerca su aree interne con l’uni- versità, indagando fragilità e punti di forza di un territorio e proponendo idee che germogliano grazie al protagoni- smo attivo di un’intera comunità. Oggi, questo progetto si sta allargando e coinvolge altri cinque comuni della Valle Subequana: Castel di Ieri, Goriano Sicoli, Molina Aterno, Castelvecchio Subequo e Secinaro. Alla fine del percorso può capitare che buona parte di que- sti ragazzi decida di restare sul territorio, scommettendo personalmente su quello scatto di fantasia e coraggio che li ha portati lì a studiare e sperimentare percorsi un po’ folli ma decisamente tangibili di un futuro altro e possibile. Altro che “Matrix”. a cura di Marco Boschini Associazione Comuni Virtuosi COMUNI VIRTUOSI Pillola rossa. Pillola blu Con buone pratiche di comunità si possono ri-attivare anche i piccoli borghiNext >