ecofuturo . eu VIAGGIO NEL MONDO TRA PROGETTI VIRTUOSI, ECOTECNOLOGIE E SCELTE CONSAPEVOLI Bimestrale MAGAZINE Anno 5 - Numero 6 2023 IL CONTESTO BELLEZZA DAL PICCOLO ESPERIENZE MATERIA IN CIRCOLO MONDO DESERTO DI FAST FASHION PERSONAGGI INTERVISTA A DANIEL TAROZZI PICCOLO È BELLO coniugare grandi politiche su clima e sostenibilità, con i comportamenti individuali e di piccole collettività L'INCHIESTA PNRR con le spine di Sergio FerrarisL’INCHIESTA PNRR con le spine di Sergio Ferraris Piccolo è bello In copertina: 9 75 DAI NOSTRI MEDIA PARTNER a cura di Giorgia Burzachechi COMUNI VIRTUOSI La sostenibilità passa dalla montagna a cura di Luca Santilli 58 IL MONDO CHE CAMMINA Deserto di Fast Fashion di Erika Mattio 57 LA RIVOLUZIONE DELL’ORTO La resilienza della melanzana di Andrea Battiata 54 GAS VERDI Molecole green di Francesco Del Conte 52 EDILIZIA Positivo è l’impatto di Elena Pagliai 24 21 PERSONAGGI Cambiare il futuro di Elisabetta Ambrosi 7EDITORIALE Il piacere profondo dell'essenziale di Michele Dotti 11 ITALIA CHE CAMBIA Piccole storie a cura di Andrea degl’Innocenti 13 AUTOPRODUZIONE Piccola bellezza a cura di Lucia Cuffaro 15 ENERGIA Grimaldello energetico a cura di Sergio Ferraris 17 BIOECONOMIA Fantasia & Economia a cura di Marco Benedetti 19 IMPRESA E SOSTENIBILITÀ Economia piccola a cura di Averaldo Farri 61 ECOSALUTE M’illumina. La piccola bellezza a cura di Espedito De Leonardis 63 BUONE NOTIZIE Volontari attivi a cura di Roberta Nutricati 65 LIBRI, MUSICA, AMBIENTE IMMAGINATO a cura di Redazione, Giordano Sangiorgi, Stefano Visani 70 SPAZIO BAMBINI a cura di Moreno Tomasetig 73 ECO APP a cura di Duccio Braccaloni Promp Ai: Gofy SOMMARIO RubricheArticoli FOCUS PICCOLO È BELLO 32 IL CONTESTO Bellezza dal piccolo di Karl-Ludwig Schibel 35 SOCIALE Energia solidale di Katiuscia Eroe 38 ESPERIENZE Materia in circolo di Sarah De Luca 40 TECNOLOGIE Elettroni navigati di Alessandro Giubilo 42 DIGITALE Sensori comuni di Grazia Battiato 44 AGRICOLTURA È smart il seme di Ivan Manzo 46 EFFICIENZA La bellezza dell’insufflaggio di Giorgia Burzachechi 48 CONSUMO CRITICO Piccoli gesti, grandi cambiamenti di Michele Dotti 50 L’AMBIENTE IN NUMERI Piccoli a milioni di Sergio Ferraris 51 IL PUNTO Fare dal basso di Fabio RoggiolaniDirettore editoriale e responsabile: Michele Dotti Caporedattore: Sergio Ferraris Grafica e impaginazione: Gofy.it Editor: Ester Stefania Lattanzio Social Media: Adela Filipovici Rapporti con i media partner: Giorgia Burzachechi Edito da Econnection: La comunicazione che innova Società cooperativa Piazza Francesco Donnetti 18 00145 Roma info@econnection.it P.iva 12260851006 Registrazione al Tribunale di Ravenna: Num. R.G. 2265/2019 - Num. Reg. Stampa 1456 del 20/05/2019 Iscrizione ROC 34924 Questo periodico è aperto a quanti desideri- no collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Co- stituzione della Repubblica Italiana. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. www.ecofuturo.eu P .rima di iniziare a "sfogliare” questo magazine sul vostro . .device, chiediamo due minuti per illustrarvi come .navigare al meglio su Flowpaper. Partiamo dal menù in alto, che al pc è immediatamente visibile mentre al cellulare compare semplicemente scorrendo col dito verso il basso. Attraverso questo menù potete scegliere se visualizzare nella modalità a due pagine, ottima per sfogliare la rivista al pc, oppure a pagina singola, migliore per leggere un articolo. Si apre automaticamente sulla pagina singola tenendo il cellulare (o tablet) verticale, mentre passa a doppia pagina se lo mettete orizzontale. Sempre tramite il menù in alto potete scegliere di stampare la rivista, scaricarla in pdf (così facendo si perdono alcune interattività), ottene- re l’url e i codici html per condividerla su un sito, regolare la dimen- sione della pagina (meglio usare questo e non lo zoom col mouse se siete sul pc), sfogliare le pagine o inserire direttamente il numero della pagina desiderata, cercare una parola nel testo di tutta la rivista. Attenzione all’uso dello scroll col mouse: a doppia pagina funge da zoom, mentre a pagina singola scrolla verso il basso permettendo di passare da una pagina all’altra. Con il cellulare è più pratico zoomare utilizzando due dita e spostare la pagina con un dito solo. La visione ottimale si ha con un tablet. Al pc si può leggere comodamente al cellulare risulta inevitabilmente più faticoso per gli occhi. Buona lettura. Anzi buona navigazione La bussola: come “navigare" la rivista online Questo simbolo indica la presenza di zone interattive: si può trattare di link a un sito, di un indirizzo mail o anche di un numero di telefono. Questo simbolo indica la presenza di un video, che si può visualizzare cliccando sopra. Cliccando sul simbolo della bussola si ritorna direttamente al Sommario. Cliccando su questo simbolo è possibile ascoltare l'articolo. LegendaVogliamo ringraziare di cuore tutti gli amici che condividendo i nostri valori e obiettivi stanno contribuendo, come media partner, a diffondere –in pieno spirito collaborativo- questa rivista attraverso i loro canali di comunicazione: siti, social, newsletter. La portata delle sfide ambientali che abbiamo dinanzi è tale che richiede il massimo della collaborazione fra di noi, per cercare di raggiungere, informare e sensibilizzare il maggior numero di persone possibile. Se voleste contribuire anche voi a diffondere “L’Ecofuturo Magazine” attraverso un vostro canale di informa- zione, contattateci: redazione@ecofuturo.eu. Saremo lieti di accogliervi nella nostra “grande famiglia” di eco-innovatori che si impegnano ogni giorno per costruire un mondo migliore. La “grande famiglia” diC ome recita un vecchio proverbio: «se ti accorgi di avere sbagliato il sentiero, non devi accelerare il passo, ma tornare indietro all’ul- timo bivio». Il dubbio di avere sbagliato sen- tiero credo che, in qualche modo, colga tut- ti noi. Viviamo in un mondo frenetico, nel quale la grandezza è celebrata in ogni ambi- to, la pressione per eccellere in carriera, ac- cumulare ricchezze e mantenere un'appa- renza impeccabile rischia di farci dimenti- care le gioie e i piaceri insiti nelle piccole sfaccettature della nostra esistenza. La società spesso incoraggia a inseguire grandiosi traguardi, a coltivare sogni monu- mentali e a cercare il successo in dimensioni epiche. La corsa alla crescita sembra non avere limiti, salvo rendersi poi conto che ad essa stiamo sacrificando la Na- tura - di cui anche noi facciamo par- te- e le nostre stesse vite, specialmen- te dal punto di vista delle relazioni uma- ne che sono realmente massacrate dalla fret- ta. Spesso ce ne rendiamo conto, ma la sen- sazione è quella di essere su un’auto lanciata a mille, da cui non si può scendere senza far- si male. Figuriamoci tornare indietro all’ul- timo bivio. Eppure, a ben guardare, molti dei fili che ci legano a questo sistema stanno dentro alle nostre teste e solo liberandocene potremo cambiare rotta. Per questo abbia- mo voluto dedicare il Focus di questo nume- ro al tema "piccolo è bello", che non significa ridimensionare i propri sogni, ma piuttosto abbracciare la bellezza nella semplicità, ap- prezzare l'essenziale e riscoprire la gioia nel- le piccole cose. Spesso, sono i dettagli più mi- nuti a rendere la vita straordinaria: il profu- mo di un caffè al mattino, il suono meravi- glioso della pioggia che batte sulle finestre o una risata fragorosa con un amico sono pic- cole esperienze che possono illuminarci la giornata. Dal punto di vista ambientale, l'importanza di "piccolo è bello" emerge in modo ancora più cruciale. Ridurre la nostra impronta ecologi- ca, preferire prodotti locali e sostenibili e ap- prezzare la biodiversità sono tutti elementi chiave di un approccio più piccolo e rispetto- so dell'ambiente. Così come ridurre gli spre- chi, preferire soluzioni a basso consumo ener- getico e mezzi di trasporto più sostenibili o sviluppare comunità locali forti e resilienti, supportando piccole imprese locali, agricol- tori e artigiani. Ma l’ecologia non è solo difesa dell’ambiente, è anche ecologia della comunicazione e delle relazioni, il cui valore più autenti- co si manifesta proprio nelle piccole attenzioni: notare i dettagli e dimo- strare gratitudine per le piccole genti- lezze può contribuire a costruire legami significativi e duraturi. Anche il nostro be- nessere personale - come ci suggeriscono mol- te ricerche - è correlato a una vita più sempli- ce, dove l'accento è posto sulla soddisfazione interiore piuttosto che sulla ricerca incessan- te di gratificazioni esterne. In un mondo che sembra sempre più complicato e veloce, ab- bracciare l'idea del "piccolo è bello" può fun- gere da antidoto al caos e rappresenta un vero atto rivoluzionario. Forse la più grande sfida del nostro tempo è proprio questa: coniugare grandi politiche su clima e sostenibilità con i comportamenti individuali e di piccole col- lettività. Quello che possiamo fare attraverso piccoli gesti quotidiani per migliorare il mon- do è davvero tantissimo. In questo numero abbiamo provato a mostrarne qualche esem- pio concreto. ▲ Il piacere profondo dell’essenziale EDITORIALE9 L'ECOFUTURO MAGAZINE novembre/dicembre 2023 *Sindaco di Gagliano Aterno (AQ) La transizione ecologica è una sfida che passa dalle aree marginali, dai piccoli paesi e dalle aree rurali La sostenibilità passa dalla montagna G agliano Aterno è un piccolo comune dell'Abruzzo di circa 250 abitanti. Nel 2021 l'Amministrazione comunale da me guidata inizia un percorso di riattivazione della comunità attraverso il finanziamento di borse di studio che portano a vivere in paese giovani ricercatori dell'organizzazione “Montagne in Movimento”. Diamo loro la disponibilità di una casa di proprietà comunale e lavoriamo su più fronti: al centro gli abitanti e l’abitare. Dal 2021 sono stati almeno 50 i momenti di discussione e confronto tra Amministrazione e cittadini su temi come servizi essenziali, sviluppo socioeconomico, cultura, beni comuni e comunità energetica. A parlare di comunità energetiche rinnovabili abbiamo iniziato prima della crisi generata dalla guerra in Ucraina e da allora non abbiamo più smesso. Le CER a mio parere sono uno strumento rivoluzionario. Permettono alle persone di governare la ricchezza derivante dall'energia, di trattenerla e deciderne l'utilizzo a beneficio esclusivo della collettività; attraverso la produzione e il consumo contestuale di energia, nel nostro caso prodotta da pannelli installati su edifici pubblici, generano un incentivo economico che può essere utilizzato per finanziare servizi o calmierare le bollette. È ancora più importante che le CER non sono semplicemente un soggetto giuridico, sono organismi che si nutrono della partecipazione attiva dei cittadini e senza di questa sono destinate a fallire. Per organizzarle servono passione, lavoro, confronto e pazienza, tanta. Dopo più di due anni, anche e soprattutto a causa di un vuoto normativo, siamo solo in fase di riconoscimento della CER di Gagliano Aterno. Questo percorso ha favorito lo sviluppo in parallelo di processi di neo popolamento che hanno trovato forma istituzionale nel progetto NEO (nuove esperienze ospitali): scuola immersiva di transizione ecologica e antropologia alpina che in due anni ha portato a vivere in paese quattordici ragazzi. Il Ministero dell’ambiente stima che entro il 2026 nasceranno 15 mila CER ma, attenzione, se il Governo non favorirà forme di partenariato pubblico/privato, conditio sine qua non affinché le CER nascano in aree marginali e non organizzerà una sovrastruttura per tenere insieme le varie esperienze, c’è il rischio di disperdere quanto fatto, di perdere una partita importante per il futuro. In ultimo, ma di primaria importanza, pongo l’accento su un tema: affinché la transizione ecologica sia reale c’è bisogno delle comunità, degli abitanti. Le istituzioni hanno il dovere di attivare processi partecipativi, perché la sfida si gioca soprattutto sul piano culturale. Nel nostro piccolo, in attesa di provvedimenti chiari da parte del Governo, continueremo ogni giorno a confrontarci e ragionare sul tema energetico, consapevoli di quanto sia di fondamentale importanza. Gagliano Aterno, insieme a tanti altri piccoli comuni italiani, vuole ambire alla costruzione di un modello alternativo e innovativo di sviluppo che trova spazio nelle aree marginali del Paese. ▲ COMUNI VIRTUOSI a cura di Luca Santilli* Next >