< PreviousL'ECOFUTURO MAGAZINE marzo/aprile 2021 60 L’ 11 febbraio scorso EXCO, la fiera virtuale delle ecotecnologie, ha aperto Condominio Eco, lo spazio dedicato alle imprese che lavo- rano nel settore della riqualificazione ener- getica. Con oltre 40 mila partecipanti online ai webinar esclusivi e presenze al live streaming serale con ospiti di eccezione, il lancio dell’area dedicata al condominio eco- sostenibile è stato un vero e proprio successo. Una mara- tona di soluzioni innovative ed ecologiche per gli specia- listi del mondo del condominio con informazioni, mate- riali e contatti diretti con i referenti delle aziende. Questo il link alla diretta streaming del lancio di Condominio Eco: Sostenibile è lo stabile Apre Condominio Eco, lo spazio virtuale del condominio sostenibile dove l'edilizia reale approda, per la prima volta al virtuale EXCO / di Elena Pagliai61 L'ECOFUTURO MAGAZINE marzo/aprile 2021 https://youtu.be/pvthY9KQ990 Il tema della riqualificazione dei condomìni è molto sentito in Italia dove l’87,4% delle famiglie, che vive nelle sei maggiori città italiane, risiede in un condomi- nio. Tra le aziende presenti a Condominio Eco, ne ab- biamo presentate alcune e altre ci hanno dato la loro visione della fiera virtuale e delle opportunità ad essa legate. Considerando che in Italia quasi il 40% del con- sumo energetico finale (e oltre il 36% delle emissioni di gas serra), deriva dagli edifici dei quali tre su quattro non sono abbastanza efficienti, Condominio Eco diven- ta punto di riferimento per cittadini e imprese, per re- alizzare interventi di riqualificazione che potrebbero contribuire in modo significativo alla lotta contro l’in- nalzamento delle temperature e alla diminuzione delle concentrazioni di anidride carbonica in atmosfera. «Per arrivare a parlare di Città Sostenibile o di Smart City – spiega Romano Ugolini di Condominio Eco - oc- corre partire dalle singole unità; per questo abbiamo voluto dare il taglio dell’ecosostenibilità al nostro salo- ne sul Condominio. La tanto decantata ‘efficienza energetica’ non è altro che un insieme di azioni e di interventi alla portata di tutti, a partire dalle singole famiglie. Meno è meglio Minori consumi di energia significano ripensare il mo- do stesso di abitare e di costruire. Ridurre i costi ener- getici vuol dire intervenire su un patrimonio immobi- liare obsoleto, oggi assolutamente insostenibile. Occor- re fare una comunicazione migliore partendo dal basso e qui gli amministratori di Condominio o meglio, i ge- stori Immobiliari, hanno una grande responsabilità, quella di sensibilizzare i singoli condòmini per far ca- pire loro che il cambiamento non solo è necessario ma indispensabile. Gli amministratori vanno aiutati in questo compito e le associazioni, gli espositori, i we- binar e i convegni di Condominio Eco auspicano che questo salone possa contribuire a informare e sensibi- lizzare i visitatori verso tematiche che sono di fatto soluzioni volte a migliorare la qualità della vita e a combattere la crisi». La stanza virtuale di EXCO permette ai partecipanti di avere un posto in prima fila, di potersi confrontare con gli altri invitati e di porre domande ai relatori at- traverso la chat dal vivo e scaricare il materiale digitale utilizzato nelle presentazioni direttamente dalla Sala webinar durante l’evento. Tra le altre aziende, Sabiana spa ne sta organizzando uno proprio in questi giorni, per parlare di qualità dell’aria e rischio di contagio. «Sabiana Spa ha deciso di partecipare a questa Fiera sia per l’opportunità di visibilità che offre sia anche, e so- prattutto, perché condivide i valori proposti dal Festival Ecofuturo e dai suoi organizzatori in merito alla soste- nibilità ambientale a 360°. Gli impianti di climatizza- zione, ventilazione e filtrazione dell’aria, svolgono un ruolo fondamentale nel determinare un miglioramento notevole della qualità dell’aria che respiriamo negli am- bienti e nella riduzione della concentrazione delle so- stanze dannose per la nostra salute. Sabiana, con i suoi filtri elettronici, propone una soluzione certificata e so- stenibile dal punto di vista energetico e ambientale, con una elevatissima efficienza di filtrazione» afferma Vit- torio Angrisani, direttore vendite di Sabiana spa. Efficienza al 110% Ospite fisso dei webinar e dei temi trattati dalle aziende di Condominio Eco dalla sua apertura è il Superbonus 110%. Le nostre abitazioni sono al secondo posto in Eu- ropa per dispersione termica e al primo posto in Europa per emissioni di CO2. «Il Consorzio Domus Network mette in campo le mi- gliori professionalità giuridiche e tecniche per fornire la garanzia all'amministratore e, per esso ai condòmi- ni, dell'applicazione delle corrette procedure per il raggiungimento dell'obiettivo del Superbonus 110% senza patemi d'animo o rischi di vedersi revocato il beneficio fiscale», spiega il presidente del Consorzio, Ernesto De Rosa. All’interno di EXCO le aziende comunicano tra loro e scambiano progetti, idee, consolidando la rete del- le imprese sostenibili e aumentando le opportunità di vendita. È il caso di ESD Italia, società specializzata nella con- tabilizzazione del calore e dell’acqua che può collabo- rare con chi gestisce caldaie e fornisce calore a un con- dominio. «La nostra società si occupa d’installazione di nuovi sistemi, assistenza, letture, sostituzione dei ripartitori, tutto con personale da noi formato. ESD ha nel suo ven- taglio di scelta di ripartitori anche un ripartitore inno- vativo ed ecosostenibile di lunga durata, che fornisce informazioni aggiornate sul consumo ai condomìni in- dicando eventuali perdite idriche», afferma Stefano Gioannini, titolare di ESD Italia Condominio Eco ospita anche la prima sharing com- pany dell’energia in Italia che fornisce solo energia ri- gorosamente green e certificata. «Union Energia, da sempre attenta ai temi della soste- nibilità e del digital, ha scelto di essere espositore e so- stenitore di EXCO. La fiera è immensa, composta da L'ECOFUTURO MAGAZINE marzo/aprile 2021 62 tre padiglioni visitabili comodamente; è possibile chie- dere informazioni, assistere a webinar, scaricare bro- chure e perché no, chiudere accordi. Union Energia ha uno stand splendido, chiunque può scoprire quello che facciamo, come lo facciamo e perché. In particolar mo- do, abbiamo scelto di rivolgerci agli amministratori di condominio attraverso il mondo di Condominio Eco. Insomma, gli stand sono virtuali, ma le persone sono reali. Un’idea che ci è piaciuta subito e che non poteva- mo non sposare», Alessandro Greco di Union Energia. In ogni condominio che si rispetti non mancano ammi- nistratori professionali e competenti. SOS Service, una realtà promossa a soddisfare tutte le esigenze che ri- guardano la gestione logistica degli amministratori condominiali che vanta una capillarità distesa in Italia settentrionale, garantisce un servizio efficiente e consu- lenze personalizzate. Invictus Condomini attraverso una piattaforma innovativa offre servizi riguardanti Privacy e Sicurezza sul lavoro. L’azienda è ospitata in EXCO dall’apertura dello spazio dedicato al Condominio e commenta così l’esperienza della fiera virtuale: «Credo che Condominio Eco sia la vera opportunità per fare un salto quantico verso l'innovazione e il miglioramento di tutto ciò che fa parte del mondo condominiale. I van- taggi sono rivolti a tutte le parti in causa, dall'ammini- stratore di condominio alle aziende fornitrici di beni e servizi, con lo scopo comune di migliorare l'ambiente in cui viviamo e la qualità della vita. Non ultima l'op- portunità, in epoca di contrazione economica generale, per le aziende che attraverso questa straordinaria ini- ziativa possono facilmente interagire tra loro e creare una squadra compatta e vincente in grado di offrire so- luzioni sempre più efficaci per il bene e l'obiettivo co- mune», sostiene Daniele Re, direttore commerciale In- victus Condomini. Condominio Eco ospita, oltre alle aziende, le ESCo che co-finanziano i progetti di efficientamento energetico come Greenova Italia che lo è dal 2016. «Greenova Ita- lia – spiega Rodolfo Fabris - ha deciso di impegnarsi anche nel processo di efficientamento energetico degli edifici diventando uno dei partner di ENEL X in tale settore. Tra le due aziende si è costituita una collabora- zione con applicazione del meccanismo della cessione del credito di imposta che vede Greenova Italia srl co- me general contractor dei lavori e soggetto cedente del credito ed ENEL X partner e cessionario del credito di imposta. Un progetto che è affrontato nell’ambito del gruppo di lavoro ECO SISMA LAB». Per la giornata mondiale dell’acqua abbiamo intervista- to i referenti di due aziende ospitate in EXCO che pro- gettano e realizzano, con sistemi tecnologici diversi e innovativi, filtri per purificare l’acqua ed erogatori per portarla nelle abitazioni e nei luoghi pubblici, contri- buendo significativamente alla riduzione della produ- zione di plastica. Un toccasana per l’ambiente, grazie al contrasto alla dispersione di una delle materie più in-63 L'ECOFUTURO MAGAZINE marzo/aprile 2021 Clicca sull'immagine o inquadra il QR code per visualizzare il video della fiera virtuale EXCO quinanti e un toccasana per l’uomo grazie all’autopro- duzione di acqua potabile e sicura. Entrambe hanno scel- to di esporre nella fiera virtuale delle ecotecnologie. ALKA2O «Il sistema di erogazione dell’acqua progettato da ALKA2O garantisce purificazione dell’acqua dagli in- quinanti grazie ad un sistema di ultrafiltrazione e osmo- si e l’arricchimento di sali minerali grazie ai filtri re-mi- neralizzanti. L’utilizzo dei distributori di ALKA2O con- sente vantaggi innegabili dal punto di vista della soste- nibilità. L’approvvigionamento di acqua avviene in bot- tiglie di vetro o borracce d’acciaio, così da evitare l’uti- lizzo della plastica e non contribuire alla sua produzione. ALKA2O è un’azienda impegnata nella la sfida al cam- biamento climatico; con i distributori home o building gli erogatori possono essere posizionati in qualsiasi abi- tazione o nelle parti comuni del condominio». Lorenzo Marconi, direttore generale di ALKA2O SIDEA ITALIA «L’Azienda è stata fondata nel 1978 e da allora, senza in- terruzione e con continue innovazioni, porta sulla tavola di tantissime persone acqua naturizzata. SIDEA Italia è presente anche in vari Paesi europei oltre che a Taiwan e in Canada. L’innovazione principale dell’azienda è un si- stema di filtraggio, unico nel suo genere, il primo conce- pito per il filtraggio dell’acqua potabile per uso quotidia- no e non derivato dall’industria come la maggior parte dei sistemi di filtraggio. Erogatori per abitazioni, risto- ranti, agriturismo e fontanelli per le piazze, sono i modi in cui SIDEA fornisce acqua al pubblico e al privato. Ne- gli ultimi anni l’azienda ha sviluppato una tecnologia per utilizzare lo stesso sistema per il filtraggio dell’aria, rea- lizzando purificatori d’aria per ambienti indoor. Un si- stema chiamato BREATH, in grado di eliminare i batte- ri e inattivare al 99% anche i virus». Andrea Zennaro, direttore di SIDEA ITALIA. ▲L'ECOFUTURO MAGAZINE marzo/aprile 2021 64 Covid-19: l'ora della chiarezza È difficile orientarsi quando gli esperti non si mettono d’accordo fra loro, come nel caso del Covid-19. A rischio c'è la fiducia collettiva nella Scienza SCIENZA / di Michele Dotti L a pandemia ha mutato le nostre vite, da molti punti di vista. Uno fra questi, non di poco conto, è la diffidenza rispetto alla credibilità e autorevolezza della Scienza, che si è diffusa per il fatto di sentire gli esperti di turno, infettivologi, edepidemiologi, sostenere tutto e il contrario di tutto. Questo ha generato un senso di smarrimento e una conseguente confusione -come se venissero meno i riferimenti e il metodo scientifico non avesse più valore- col rischio concreto di catapultarci in pieno Medioevo a bruciare le streghe e in balia del ciarlatano più capace ad affabulare. Ciò è dovuto in parte allo scarto -inevitabile- fra i tempi della Scienza, che deve sperimentare e verificare i dati delle proprie ricerche e quelli che invece la pandemia ci ha imposto per orientare le nostre scelte, sia individuali sia collettive. (Non avrei voluto essere nei panni del Ministro della Salute quando si è trovato a decidere di fronte a un Comitato Scientifico spaccato in due). Per fare chiarezza su alcuni punti fondamentali, abbiamo chiesto aiuto ad alcuni amici di Ecofuturo: al professor Valerio Rossi Albertini fisico-chimico, primo ricercatore del CNR e Docente all’Università Roma2, al dottor Ernesto Burgio, membro del Gruppo COVID della SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) e all’On. Lorenzo Fioramonti, già Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca.65 L'ECOFUTURO MAGAZINE marzo/aprile 2021 Professor Albertini, Lei ha scritto un interessante libro sul Covid-19 seguendone poi da vicino gli sviluppi. Che cosa abbiamo frainteso dall’inizio di questa pandemia e cosa possiamo dire di aver capito? «Non credo che avessimo frainteso qualcosa in particolare. L’evidenza che il virus cinese avesse cominciato a circolare in Italia, c’è stata dopo poco tempo dalla segnalazione dei primi casi sospetti. Se vogliamo parlare di possibili fraintendimenti, farei una considerazione generale. Direi che abbiamo frainteso il modo in cui la scienza può o non può intervenire, per risolvere un grande problema come quello della pandemia. Si sono osservati due atteggiamenti antitetici. Il primo, era di quanti protestavano gridando: «Ma come, nel 2019 siamo impotenti nei confronti di un virus influenzale?» e altri qualche mese dopo: «Ma come, per produrre un vaccino occorrono molti anni e adesso vogliono farci credere di averne prodotto uno efficace in nove mesi?» e via di seguito a inveire contro i poteri paralleli della Big Pharma, il reale contenuto di quei presunti vaccini e i veri motivi per cui vorrebbero inocularci quell’intruglio. La scienza non fa miracoli. Aver ignorato la possibilità che anche oggi si potesse sviluppare una grande epidemia è stato un errore madornale. Se non ci si premunisce, fatalmente occorrerà aspettare del tempo prima che i rimedi della scienza siano pronti. Fino a quel momento si può fare come in passato, cioè quanto descritto nei monumenti letterari della nostra prosa, Decamerone e Promessi Sposi. Andate a rileggerli. In entrambi, coloro che si salvano sono quei pochi che prendono precauzioni per proteggersi e attuano il distanziamento sociale. D’altra parte, la scienza progredisce e trova soluzioni innovative. Come l’uso di un filamento di codice genetico per il vaccino Pfizer, piuttosto che di un virus, come si fa dai tempi di Jenner (fine ‘700) e poi, naturalmente, l’uso dei nuovi strumenti della biologia molecolare. Cosa ci ha insegnato, quindi? A ricordarci dei molti limiti e delle enormi potenzialità della scienza». Dottor Burgio, i numeri del contagio sono difficili da interpretare, si fatica spesso a trovare una logica nel loro andamento, così come in quello dei decessi e di tutti gli altri indicatori. Può aiutarci a capire come interpretarli? «La domanda è pertinente. A un anno dalla dichiarazione di pandemia da parte dell’OMS, è tuttora difficile fare il punto sulla situazione epidemiologica, a livello sia globale, sia nazionale. A livello globale siamo arrivati a 120 milioni di casi e 2.650.000 decessi: si tratta della più grande pandemia da virus respiratori dopo la Grande Pandemia Spagnola (1918-19). Spesso si parla di prima, seconda, terza ondata. Se ci si attiene ai grafici ufficiali, tra febbraio 2020 e gennaio 2021 siamo di fronte a due curve simili, caratterizzate da una crescita ininterrotta dei casi e dei decessi. Le cosiddette “ondate” riguardano soltanto il fatto che nelle diverse aree del Pianeta si registrano L'ECOFUTURO MAGAZINE marzo/aprile 2021 66 oscillazioni nella diffusione del virus: in particolare in Europa che insieme alle Americhe è l'area notevolmente più colpita e dove le strategie di contenimento dei contagi, seppure efficaci nel breve termine non hanno previsto, a differenza dei paesi asiatici, le uniche misure in grado di fermare l'espansione pandemica: quarantene e tracciamenti. Invece, da ottobre, in Europa si è optato per chiusure parziali che non hanno fermato i contagi e la “seconda ondata” in Italia pur essendo stata percepita come meno drammatica, ha prodotto quasi il doppio dei decessi rispetto alla prima (65 mila versus 35 mila). E non solo non accenna a spegnersi, ma è tornata ad accelerare, in contrasto con l'andamento della pandemia, che da gennaio a inizio di marzo, per la prima volta, si stava riducendo, in modo evidente, in tutto il mondo sia per il numero dei casi (da 800 mila a circa 450 mila) sia per i decessi giornalieri (da 15-17 mila a 10 mila), nonostante il diffondersi di varianti più contagiose come quelle inglese e brasiliana e prima che potesse manifestarsi l’effetto sperato della vaccino-profilassi di massa. In conclusione, ancor più che interpretare i dati, è difficile capire perché i Paesi occidentali non vogliano seguire l’esempio di quelli che hanno messo in atto le uniche strategie in grado di fermare una pandemia». On. Lorenzo Fioramonti, cosa si dovrebbe fare secondo per ripartire? Sia per quanto riguarda la scuola in presenza, sia per tutte le attività economiche. «I vaccini sono sicuramente un elemento fondamentale e imprescindibile. Mai ho creduto però che fossero l'unico e tantomeno il più rapido nel garantire sicurezza. Dall'inizio della pandemia a marzo 2020, ho più volte sottolineato come fosse necessario utilizzare tutti gli strumenti tecnologici che abbiamo a disposizione per ridurre l'incidenza e il contagio da Covid-19. Nelle scuole, in ogni aula, da subito bisognava installare dei sanificatori dell'aria in continuo invece di avventurarsi nell'acquisto di banchi monoposto a rotelle, molto più costosi e meno efficienti. Poi ridurre il numero di studenti nelle aule, perché questo ovviamente riduce il rischio da contagio sia tra studenti sia nei confronti del personale docente. Ovviamente ciò richiede maggiori organici di ruolo: si è fatto in altri settori, è importante farlo anche nella scuola. Inoltre, rendere pubblici i dati sui contagi permetterebbe di sviluppare App in grado di individuare, in maniera capillare, le aree del Paese a maggior rischio. Com’è stato fatto nei Paesi dell'Est asiatico, le tecnologie smart possono aiutare nel decidere in quale supermercato andare a fare la spesa o quando prendere i mezzi pubblici per evitare assembramenti. Da mesi chiedo che i test antigenici rapidi siano messi a disposizione di tutti (costano €15). In questo modo si potrebbe dare accesso ai centri commerciali, ai cinema, ai teatri, alle palestre e alle piscine a tutti coloro che regolarmente, effettuano il test (con un codice QR personalizzato visualizzabile da uno scanner all'entrata). Ricordo a tutti che la sanificazione dell'aria in continuo non è utile soltanto nella lotta al Covid-19, ma anche per ridurre l'inquinamento atmosferico all'interno degli edifici e quindi l'incidenza generale di malattie, incluse le influenze stagionali. In parallelo è importante aerare i locali per ridurre la concentrazione di anidride carbonica, che provoca sonnolenza e incide negativamente sulla capacità di apprendimento. Se utilizzassimo tutti gli strumenti tecnologici che abbiamo a disposizione nel XXI secolo, potremmo condurre non soltanto una lotta mirata al Covid-19 nell'attesa che il vaccino sia sufficientemente diffuso, ma potremmo anche garantire una convivenza con questo o qualunque altro virus che dovesse affacciarsi all'orizzonte, in un mondo globalizzato. Nei secoli passati si ricorreva esclusivamente alle chiusure. Oggi forse possiamo fare qualcosa di più». ▲67 L'ECOFUTURO MAGAZINE marzo/aprile 2021 RETI / di Francesco del Conte Filiere gassose La transizione energetica è fatta anche di Bio-GNL. Parte un accordo per diffondere questo carburante ecologico "P er avviare una collaborazione tecnologica nel settore della liquefazione a piccola e media scala, Snam e Siad hanno di recente sottoscritto un accordo, con l'obiettivo di favorire la diffusione di GNL e Bio-GNL, come carburanti alternativi per la mobilità sostenibile. L'accordo, firmato dall'amministratore delegato di Snam, Marco Alverà e dal presidente di Siad Roberto Sestini, punta a realizzare, per conto di terzi, impianti di piccola e media taglia per la liquefazione di gas naturale e biometano che saranno modulari e standardizzati, con capacità variabili, da 50 ktpa (chilo tonnellate l’anno) a 100 ktpa, nel caso degli impianti small-scale e da 200 ktpa e oltre per quelli mid-scale. «Con questo accordo, Snam fa il proprio ingresso nelle infrastrutture per la liquefazione, un settore determinante per abilitare la mobilità sostenibile su gomma, su rotaia e potenzialmente via mare, oltre che per decarbonizzare altri usi energetici». - ha affermato Marco Alverà - «Il GNL, soprattutto nella sua versione 'bio', consente di abbattere sia le emissioni inquinanti sia quelle di CO 2 , contribuendo in modo decisivo alla qualità dell'aria e alla lotta al cambiamento climatico e di dare impulso all'economia circolare, ottimizzando la gestione del ciclo dei rifiuti e degli scarti agricoli e agroalimentari. Grazie a questa collaborazione con Siad metteremo a disposizione sia dell’Italia sia di altri Paesi una soluzione innovativa per la transizione energetica». Gli impianti che saranno realizzati utilizzano una tecnologia italiana, basata su un ciclo criogenico ad azoto energeticamente ottimizzato con l’utilizzo di due espansori/compressori. Sono impianti che permettono la trasformazione del metano da gassoso a liquido e si propongono come una soluzione per la transizione energetica anche grazie al prezzo ridotto, con un risparmio, rispetto alle soluzioni tradizionali, di circa il 30%. «L'importante accordo raggiunto con Snam per la realizzazione di impianti di liquefazione del metano e biometano è stato possibile anche grazie alla preparazione ed esperienza tecnica del Gruppo Siad». - ha detto Roberto Sestini - «Sono stati costruiti oltre 500 impianti installati in diverse parti del mondo per la produzione di ossigeno, azoto, argon – che richiedono la liquefazione dell'aria; da questa conoscenza tecnologica è derivata la capacità di progettazione di diverse taglie di impianti di liquefazione del metano con efficienti consumi energetici e contenimento dei costi». Grazie all'accordo, sarà avviato nel 2021 un progetto in Campania, dalla capacità di 50 ktpa che ha già ottenuto un finanziamento europeo. L'impianto, sarà gestito da Snam e garantirà le forniture di GNL e Bio- GNL nell’Italia meridionale. È un mercato in crescita. In Italia i camion a GNL negli ultimi cinque anni sono cresciuti da circa 100 a 3.000 unità e le stazioni di rifornimento oggi sono circa 90. ▲ La liquefazione del biometano permette il suo utilizzo alla pari rispetto ai combustibili fossiliL'ECOFUTURO MAGAZINE marzo/aprile 2021 68 G li ambientalisti dovrebbero essere come l’acqua che aderisce ad ogni forma, è viva, trasparente, capace di cambiare stato di- ventando ora ghiaccio solido, ora vapore leggero, sempre in movimento, vorticosa, imprevedi- bile e amante del caos, inclusiva. Mi pare invece che gran parte del movimento che vuo- le difendere la vita sul nostro Pianeta abbia ben altra natura. Siamo divisi in mille gruppi e gruppetti animati dal desiderio di distinguerci più che di collaborare. Le no- stre campagne di comunicazione e di lotta sarebbero dieci volte più forti e fattive se si diffondesse l’amore che ha l’acqua per scorrere verso il mare e creare nu- vole nel cielo nelle quali troviamo molecole provenien- ti dai ghiacciai del Tibet insieme ad altre provenienti dalla giungla amazzonica. Il nostro modo di comunicare è un esempio di questa natura sabbiosa, per nulla liquida: il movimento eco- logista dà vita a migliaia di pagine web che nell’insie- Gli ecologisti odiano l'acqua La comunicazione degli ambientalisti dovrebbe assomigliare all'acqua, ma invece è "sabbiosa" VISIONE STRATEGICA / di Jacopo Fo69 L'ECOFUTURO MAGAZINE marzo/aprile 2021 me hanno più visitatori delle pagine di un grande quo- tidiano. Mentre le testate nazionali raccolgono milio- ni di euro di pubblicità noi sprechiamo questa possi- bilità perché non c’è interesse nel connettersi e creare forme di cooperazione che permetterebbero di essere appetibili per il mondo della comunicazione azienda- le e istituzionale. Cooperazione assente Potremmo costituire sistemi di scambio di contenuti e sistemi di consociazione per la ricerca di sponsor, raggiungendo numeri interessanti per aziende selezio- nate per il loro rapporto positivo con l’ambiente. La mancanza della capacità di cooperare fa sì che la comunicazione di contenuti di immenso valore non raggiunga il grande pubblico. Parliamo di risparmio energetico ma siamo i primi a sprecare gran parte delle nostre energie. I motivi di questa incapacità di cooperare sono parec- chi; molti preferiscono essere re di un orto piuttosto che diventare querce in una grande foresta, perseguo- no piccoli interessi particolari, amano restare un rivo- lo d’acqua piuttosto che fondersi in un oceano. Altri sono terrorizzati dall’idea di diffondere idee che non siano perfettamente uguali alle loro, un dogmati- smo che ha in odio la biodiversità, il confronto, la con- taminazione, non vogliono far parte di un ecosistema, preferiscono la monocoltura degli allevamenti di coz- ze alla ricchezza della barriera corallina. Questa logica che preferisce la compattezza del ghiac- cio alla fluidità del liquido e del vapore porta poi mol- ti gruppi a privilegiare la gelida paura all’ottimismo delle correnti che mischiano liquidi dolci e liquidi sa- lati. Quando si parla del disastro climatico, si cerca di spa- ventare, pensando che il terrore possa muovere le per- sone all’attivismo; ma si ottiene esattamente l’effetto contrario. Se abbiamo perso la battaglia contro i gas serra perché dovremmo impegnarci? Così non si rac- conta che abbiamo già tutte le tecnologie per fermare l’Apocalisse e che queste tecnologie sono già conve- nienti dal punto di vista economico, quindi abbiamo la possibilità di scontrarci con fiducia contro le resi- stenze miopi e la stupidità degli utili economici im- mediati che distruggono la prospettiva di grandi gua- dagni nel medio periodo. Fare rete Da anni stiamo cercando di rendere concreta una vi- sione più liquida della nostra azione. Ecofuturo Magazine è un esempio di successo in que- sta direzione. È una rivista che contiene i link a diver- se testate e mailing list, diventando megafono per re- altà che mantengono perfettamente la loro autono- mia, non contaminando le particolari propensioni e sensibilità, ma che traggono reciproco vantaggio dal- la cooperazione. Ogni singolarità collabora alla rivista fornendo con- tenuti autonomi e dà forza a Ecofuturo distribuendo- lo nelle proprie pagine web, social e newsletter. Questo sta permettendo a questo progetto di cre- scere e diffondersi, aumentando la visibilità delle singole entità, sviluppando la discussione, lo scambio di idee e la crescita di ognuno e mostran- do al contempo che cooperare è possibile, bello, piacevole e estremamente efficace. Spero che questa visione si faccia strada: siamo aperti al dialogo con tutte le realtà, quelle piccolissime e quelle enormi: vogliamo raccontare la tua storia e le tue battaglie perché la tua diversità è la mia ricchezza. Non importa se sei pioggia, neve, vapore, grandine, rugiada, grandine, torrente, rigagnolo, fiume o mare, lago o ghiacciaio. Basta che tu non sia un ghiacciolo con i coloranti e gli aromi artificiali e che tra le tue destinazioni ci sia anche l’oceano. ▲Next >