Ecofuturo Festival, la prima giornata dedicata a tecnologie sostenibili per pulizia mare e fiumi dai rifiuti, ecodragaggi e trasporti verdi.
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Si è aperta a Roma negli antichi spazi del Campo Boario di Testaccio, “La Città dell’Altra Economia”, la IX edizione dell’Ecofuturo Festival.
All’inaugurazione presente Sabrina Alfonsi, Assessora Agricoltura, Ambiente e Ciclo rifiuti Roma Capitale: “Grazie ad Ecofuturo Festival che ha voluto organizzare la nona edizione qui a Roma. Per noi è importante che la Capitale diventi un punto di riferimento per la sostenibilità. Tanti argomenti interessanti, specialmente quello delle acque, che riguarda anche il nostro Tevere, l’Aniene e i fiumi più piccoli. – ha dichiarato l’Assessora a TeleAmbiente tra i media partner dell’evento – Stiamo facendo un grande lavoro di bonifiche, siamo già arrivati a cento luoghi che erano diventati delle discariche a cielo aperto. In questa emergenza dei rifiuti avere anche un supporto delle tecnologie è importantissimo”.
Un panel interamente dedicato alle bonifiche e pulizie di mare e fiumi da rifiuti plastici e oleosi con tecnologie sostenibili, come le boe galleggianti del progetto italiano River Cleaning. “Oggi presentiamo una nuova soluzione per tutti i corsi d’acqua, anche quelli cittadini, in modo da poter essere più presente e creare un maggior senso civico. – spiega Vanni Covolo, Ceo River Cleaning – Ci siamo poi chiesti: qual è la soluzione per avere ancora meno manutenzione e poter generare energia? Abbiamo sviluppato un sistema emerso, sempre con boe galleggianti ma la struttura è completamente fuori dall’acqua. In questo modo riusciamo a prelevare l’energia e trasformarla in elettricità”.
E poi Pelikan, il battello ecologico che svolge il servizio di netturbino del mare. “La sua peculiarità consiste nell’aprirsi sulla prua e con un aspiratore raccogliere i rifiuti che finiscono prima in un cestello piccolo e poi sollevati e portati nel cesto più grande. Il Pelikan è in attività tutto l’anno, ogni giorno compresi i festivi. In tre giorni, in media, riempiamo il cesto più grande. Quindi è difficile pensare che in altri porti dove non ci sono imbarcazioni che fanno questo servizio specchio-acqueo le acque siano abbastanza pulite”, afferma Oscar Mirleni, Social Media Manager Garbage Group, spiegando il funzionamento di Pelikan.
“Siamo in una fase in cui tutto è eco e tutto è agro. Avendo fatto il Ministro dell’ambiente e dell’agricoltura mi trovo in una condizione particolare perché ogni volta si presentano tantissime cose nuove ma il problema è capire quali di queste funzionano meglio. L’obiettivo è ridurre la CO2 e uscire dai combustibili fossili, ridurre anche il metano, creare un’economia circolare efficace. – afferma Alfonso Pecoraro Scanio, presidente Fondazione Univerde. E aggiunge: “Sul tema rifiuti sono anni che l’Ue dice di adottare tecnologie che abbiano il recupero di materia. Chi parla ancora di bruciare parla di qualcosa di antitetico al recupero di materia. Queste iniziative servono a raccontare le best practice ma anche per certificare e capire cosa stiamo facendo”.
Patty L’Abbate, Capogruppo M5S Commissione Senato Ambiente, commentando l’approvazione della legge Salvamare afferma: “In Italia le tecnologie ci sono e le portiamo avanti. L’Italia su questo è innovativa, ora ci vuole il buonsenso: c’è la legge e ci sono le tecnologie. Bisogna parlare con la pubblica amministrazione e agli enti che devono utilizzare tutte le innovazioni presenti per salvare il nostro mare”. Ecofuturo promuove anche un macchinario per l’acqua dotato di un innovativo sistema.
“Quello che fa la differenza è la qualità di quest’acqua, che diventa un sistema di nutrizione. Noi come Ecofuturo abbiamo deciso di promuovere questa macchina, creata da una nostra idea. Il macchinario già esisteva, ma non usava il sistema della naturizzazione. Dobbiamo risparmiare bottiglie, ma anche fare in modo di nutrirci meglio”, afferma Fabio Roggiolani, Co-fondatore Ecofuturo.
Nel corso della giornata un altro panel dedicato agli ecodragaggi, la tecnologia in grado di bonificare bacini e porti senza danneggiare l’ambiente circostante. “L’ecodragaggio rappresenta una soluzione di sostenibilità vera che consente all’ambiente di essere un alleato del progresso. – spiega Davide Benedetti, CEO Decomar. Ad Ecofuturo, Fabio Roggiolani e il prof. Giuliano Gabbani hanno ideato una cosa straordinaria: la Net Erosion Transition (transizione a erosione neutrale). In cosa consiste questo sistema? Il porto è libero di disfarsi delle risorse, purché vadano a tutelare la costa. Quindi, il metrocubo che viene tolto dal porto si può portare nelle casse di colmata o al largo – sempre rispettando l’ambiente – ma la stessa quantità deve essere riportata nelle coste, per realizzare un principio di vera tutela ambientale. L’ecodragaggio quindi fa questo, ovvero ripristinare un equilibrio insito nella natura”.
PROGRAMMA FESTIVAL
“Abbiamo creato la banca delle sabbie, saremmo felici di poter regalare la sabbia a chi la vuole. Se una costa ci chiede, ad esempio un milione di metri cubi di sabbia, una volta che l’abbiamo rimossa da porti e ponti dove dà fastidio, gliela possiamo dare tranquillamente”, spiega il prof. Giuliano Gabbiani, DST Università di Firenze/GIGA.
E ancora esperienze e protagonisti della finanza alternativa a supporto della transizione sostenibile dei territori, moderato da Giorgio Mottironi, Chief Strategy Officer Ener2Crowd: “È un grande risultato avere all’interno del Festival delle Ecotecnologie un panel tutto dedicato alle tecnologie finanziarie che hanno lo scopo di aiutare le imprese core green o go green a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. Lo scopo è quello di generare un doppio beneficio: per il singolo di natura monetaria e per la collettività di natura ambientale”.
Ad Ecofuturo Ecomotive Solutions presenta una nuova idea, “quella di produrre in modo circolare e green l’idrogeno, abbinandolo magari al biometano. L’obiettivo è quello di creare soluzioni che consentano ai motori tradizionali di essere aggiornati per usare subito questi carburanti ecologici. Parleremo inoltre della possibilità di sviluppare veicoli dedicati, che avrebbero performance ambientali eccezionali”, Roberto Roasio, Business Devolpment Manager Ecomotive Solutions.