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Ecofuturo Festival: comunità energetiche e libere rinnovabili

Ecofuturo Festival, quarta giornata dedicata alle comunità energetiche.

Lombardi (Regione Lazio): “Si ricostruisce un concetto di comunità e il territorio regionale è pronto”. Nella quarta giornata dell’Ecofuturo festival tema centrale le comunità energetiche.

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Quarta giornata del festival delle ecotecnologie a Roma. Prosegue negli antichi spazi del Campo Boario di Testaccio, “La Città dell’Altra Economia”, la IX edizione dell’Ecofuturo Festival. Articolo di Mariaelena Leggieri.

Il tema delle comunità energetiche è stato al centro del dibattito nel primo panel della giornata. Presente l’assessora alla transizione ecologica della Regione LazioRoberta Lombardi, che ha commentato a TeleAmbiente il progetto “100 Comunità in 100 Comuni” della Regione. Iniziativa da realizzare entro il 2022, per la diffusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sul territorio regionale. “Un progetto ambizioso, ma assolutamente alla nostra portata. Abbiamo iniziato mesi fa a girare il territorio laziale, incontrando più di centocinquanta sindaci. Lo scopo è quello di far conoscere alle comunità locali lo strumento delle comunità energetiche rinnovabili. Un nuovo modo di accoppiare la produzione e il consumo di energia tra soggetti pubblici e/o privati”.

E ha aggiunto: “Cambia anche l’approccio culturale all’energia: un’energia che si produce in maniera consapevole e sostenibile per l’ambiente. Si ricostruisce un concetto di comunità e il territorio regionale è pronto. Cinque comunità energetiche si sono già costituite. Altre trenta sono sulla buona strada e altri sindaci stanno avviando interlocuzioni con la loro popolazione per andare verso questo progetto di transizione partecipata”.

Per spiegare e parlare delle comunità energetiche è intervenuto all’Ecofuturo festival Gianni Pietro Girotto, Presidente commissione industria e commercio senato. “Bisogna distinguerle in due grandi categorie: quelle che non hanno fra i membri gli enti pubblici e quelle che invece li hanno. Queste ultime si stanno muovendo per prime. Ci sono una serie di fondi pubblici a disposizione da anni per i comuni, che li hanno usati in questi anni per attività di riqualificazione energetica. Per i privati invece, ci sono diverse modalità. Dal Superbonus alla detrazione fiscale del 50%, se sono imprese c’è il super ammortamento, a cui si cumula l’incentivo che viene dato all’energia condivisa”.

E aggiunge. “Se il prezzo dell’energia dovesse restare quello attuale – altissimo – in tre anni, una comunità energetica che usufruisce della detrazione fiscale del 50%, si ripaga della spesa. L’incentivo dura vent’anni, l’impianto anche di più, per cui si capisce che l’investimento è ottimale.  Se i prezzi torneranno normali, allora ci vorranno circa 7/8 anni come tempo di rientro d’investimento”.

L’aspetto di maggior rilievo che riguarda le comunità energetiche, ma più in generale tutto il settore fotovoltaico in ambito urbano e residenziale, nella comunicazione REpowerEU, è che la Commissione europea ha evidenziato, la volontà di rendere obbligatoria l’installazione di fotovoltaico nei contesti residenziali. Quindi si ipotizza anche l’obbligatorietà di costituzione delle comunità energetiche in alcuni ambiti. Ha commentato a TeleAmbiente Dario Tamburrano del Comitato Scientifico Ecofuturo. Contemporaneamente, c’è la volontà di aumentare le capacità tecniche degli installatori, delle aziende, all’interno dei nuovi modelli giuridici oltre che tecnologici.  Inoltre, uno stimolo all’industria per migliorare la capacità di produzione di impianti fotovoltaici dedicati al settore residenziale. Il tutto si riunisce sotto l’iniziativa ‘solar rooftop’ all’interno dell’Ue”.

Nel 2020, ben prima che fosse approvata una legge regionale e all’indomani di una legge nazionale che ha reso possibile le comunità energetiche, in Campania l’associazione “Famiglie di Maria” ha dato vita a questa esperienza straordinaria. Racconta Valeria CiarambinoVicepresidente Consiglio regionale CampaniaIn un territorio molto deprivato dal punto di vista ambientale e sociale è stata installata una comunità energetica, con energia autoprodotta e quindi condivisa con una ventina di famiglie socialmente disagiate della zona che oggi quindi hanno consistenti sconti in bolletta, e fanno parte di questa rivoluzione energetica dal basso”.

Sul tema “Libera le Rinnovabili” è intervenuto Averaldo FarriDirettore innovation Zucchetti Centro Sistemi: L’Italia si deve liberare della burocrazia. Conosco almeno tre legislazioni che si sono succedute che hanno un piano di sburocratizzazione del Paese. Attualmente abbiamo sia un piano, sia un ministro per la digitalizzazione, ma non abbiamo visto nessun risultato tangibile. C’è bisogno di darsi una mossa, di liberare – in senso letterale – facendola finita con tutti quei vincoli che bloccano e con le procedure che credo si possano implementare anche in corso d’opera o successivamente, non sempre prima di fare le cose”.

L’impegno di Federcasalinghe riguardo alla diffusione delle comunità energetiche e all’uso di fonti rinnovabili “è totale ed è nel rispetto della vita.” – come spiega la presidente Federica Rossi Gasparrini – Le donne che rappresento sono spesso mamme che vogliono un futuro diverso per i loro figli. L’irraggiamento solare globale sulla Terra è diecimila volte superiore all’utilizzo di tutti gli esseri umani, inclusi piante e animali. E noi continuiamo ad importare gas, quando abbiamo un paese come l’Italia, che è ricco di sole“.

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