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Ecofuturo Festival: grande successo della 9° edizione

Ecofuturo Festival Roma. Si è conclusa la nona edizione di Ecofuturo5 giornate del festival delle eco tecnologie che ha raggiunto 3mln di persone sui social network e visto la presenza di 2500 persone

Grande successo per la nona edizione del festival italiano delle eco tecnologie concrete Ecofuturo. E’ stato ospitato per cinque giorni, dal 24 al 29 maggio, negli antichi spazi del Campo Boario di Testaccio, “La Città dell’Altra Economia”, Roma.

I video delle dirette giornaliere trasmesse sulla pagina Facebook di Ecofuturo hanno raggiunto 3mln di persone e totalizzato 1mln 600mila visualizzazioni **. Le varie sessioni giornaliere hanno visto la presenza di 2500 persone. Con una partecipazione di circa 600 persone agli spettacoli serali previsti nel programma del festival. Grande partecipazione anche sulla piattaforma LinkedIn con le dirette seguite da 2600 professionisti.

TUTTI I VIDEO DELLE 5 GIORNATE DELL’ECOFUTURO FESTIVAL QUI

All’inaugurazione ha preso parte Sabrina Alfonsi, Assessora Agricoltura, Ambiente e Ciclo rifiuti Roma Capitale, partecipando al panel dedicato alle tecnologie sostenibili per pulizia mare e fiumi dai rifiuti. “Stiamo facendo un grande lavoro di bonifiche, siamo già arrivati a cento luoghi che erano diventati delle discariche a cielo aperto”. Così ha dichiarato l’Assessora a TeleAmbiente, tra i media partner dell’evento. “In questa emergenza dei rifiuti avere anche un supporto delle tecnologie è importantissimo”.

Il progetto italiano River Cleaning ha presentato ad Ecofuturo una nuova tecnologia per il sistema di boe galleggianti, già in funzione da qualche anno e con ottimi risultati. “Abbiamo sviluppato un sistema emerso, sempre con boe galleggianti ma la struttura è completamente fuori dall’acqua. In questo modo riusciamo a prelevare l’energia e trasformarla in elettricità”, spiega Vanni Covolo, Ceo River Cleaning.

Nella seconda giornata un’intera sessione dedicate alle scuole intese come “green community” con una grande partecipazione di ragazzi e ragazze, aperta dalla Sen. Barbara Floridia, Sottosegretaria di Stato Ministero dell’Istruzione, che ha presentato il Piano Rigenerazione Scuola. Ovvero “un piano sistemico nazionale che vuole dare alle scuole e agli enti locali degli strumenti per provare a portare insieme la scuola italiana verso questa transizione che prima che ecologica deve essere culturale”.

Tra gli altri temi centrali di questa seconda giornata un panel dedicato al progetto Farming for future. Dieci azioni concrete che dimostrano come con le tecnologie presenti oggi sia possibile ridurre del 30% le emissioni del settore primario, producendo di più con meno e in maniera più sostenibile”, proposte ed esposte da Piero GattoniPresidente CIB Consorzio Italiano Biogas.

Tema caldo della terza giornata il Superbonus sul quale è intervenuto l’onorevole Riccardo Fraccaro (M5S): “Qualche segnale positivo c’è. Se vogliamo cominciare a fare una politica industriale seria nel nostro paese, orientata alla sostenibilità, non possiamo continuare a cambiare le regole del gioco per gli operatori, sia clienti che imprenditori. In questo momento, vista la difficoltà con la Russia sul gas, mi sembra estremamente importante”. Un tema sul quale si è espresso anche, Jacopo Fo, tra i fondatori di Ecofuturo, presente nelle varie giornate del festival. “Il superbonus è un grandissimo tema su come incentivare il cambiamento ecologico in Italia”.

Il tema delle comunità energetiche è stato al centro del dibattito nel primo panel della quarta giornata. Vi ha preso parte l’Assessora alla Transizione ecologica della Regione Lazio, Roberta Lombardi, che ha commentato il progetto “100 Comunità in 100 Comuni” della Regione da realizzare entro il 2022, per la diffusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili sul territorio regionale. “Lo scopo è quello di far conoscere alle comunità locali lo strumento delle comunità energetiche rinnovabili. Un nuovo modo di accoppiare la produzione e il consumo di energia tra soggetti pubblici e/o privati. Comunità energetiche si sono già costituite, altre trenta sono sulla buona strada. E altri sindaci stanno avviando interlocuzioni con la loro popolazione per andare verso questo progetto di transizione partecipata”.

Per spiegare e parlare delle opportunità delle comunità energetiche è intervenuto all’Ecofuturo festival Gianni Pietro Girotto, presidente commissione industria e commercio Senato. “Se il prezzo dell’energia dovesse restare quello attuale – altissimo – in tre anni, una comunità energetica che usufruisce della detrazione fiscale del 50%, si ripaga della spesa. L’incentivo dura vent’anni, l’impianto anche di più, per cui si capisce che l’investimento è ottimale. Se i prezzi torneranno normali, allora ci vorranno circa 7/8 anni come tempo di rientro d’investimento”.

Nell’ultima giornata dell’Ecofuturo festival una tavola rotonda dedicata al ciclo dei rifiuti a Roma, con Giampietro Ravagnan, responsabile rifiuti Visioneroma, che ha fatto luce sulla situazione attuale nella capitale. “Oggi vogliamo portare all’attenzione di Roma, e non solo, che ci sono buone pratiche in Italia, sia per il biometano che per la termovalorizzazione, ormai consolidate sia in termini di investimento che di funzionamento e gestione del ciclo completo, al fine di mostrare esperienze significative per fare nel Lazio e a Roma un piano industriale. Bisogna coinvolgere le persone e far capire che ormai rifiuto è risorsa”.

Andrea Mariani, AE Consulting, introdotto da un intervento di Fabio Roggiolani, ha presentato la soluzione eco tecnologica per chiudere il ciclo. Con eventuale termovalorizzazione ma di quantità di rifiuti enormemente inferiori rispetto a quanto ipotizzato. Grazie anche all’impianto di bio essiccazione, vero gioiello tecnologico adottato da oltre 10 anni a Sondrio, che tritura e rende anidri i rifiuti indifferenziati, togliendo ad essi il pericolo di emettere diossine in fase di termovalorizzazione. Un inceneritore di indifferenziati non trattati fa il 30 % di ceneri mentre, in questo caso, siamo sotto lo 0,2%.

Come ha poi dichiarato Fabio Roggiolani, già Presidente Commissione Sanità Toscana, con questa soluzione “si possono trasformare i rifiuti sanitari in rifiuti solidi urbani grazie alla triturazione ad alta temperatura (sopra 150°). Con un risparmio immenso di salute perché così tutti gli inceneritori di sanitari smetterebbero di emettere diossine. Ed il prezzo di smaltimento oggi superiore ad un euro al Kg si dimezzerebbe”.

In un panel dedicato alla geotermia è intervenuta la geologa Nunzia Bernardo (Ricerca sul Sistema Energetico –RSE) parlando delle opportunità offerte dalla geotermia. Evidenziando come “Napoli ha la caratteristica di essere una zona molto calda per la presenza del Vesuvio Campi Flegrei, con temperature di 120gradi a 80metri. Una caratteristica del tutto italiana. Potremmo avere un’energia a costi ridotti rispetto ad altri paesi che hanno comunque dato una spinta forte alla geotermia”. Le stesse condizioni dei campi flegrei sono anche a Viterbo. Oro geotermico alla portata dell’abbattimento dei costi di elettricità e calore di milioni di persone per un’anomalia termica unica al mondo. Come hanno poi ribadito tutti i relatori sarebbe un peccato non mettere subito in atto il PAESC di Roma, definito da tutti gli scienziati del settore il più completo ed avanzato PAESC italiano, prodotto da Virginia Raggi grazie a Dario Tamburrano.

**Dal 15 giugno saranno forniti i dati definitivi in termini di visualizzazioni e persone raggiunte

L’Orto Bioattivo alla Città dell’Altra Economia

Ecofuturo ha portato all’interno della Città Dell’Altra Economia l’orto bioattivo. Come spiega Andrea Battiata “vuole, e ci riesce, duplicare le forme biologiche che esistono in natura e portarle ad un livello produttivo per le persone. Si prende il biotopo delle foreste, si rimodula in una forma possibile adesso e viene fuori un cibo ad alto valore nutritivo. Si aumenta la fertilità della terra e si sequestra CO2. È assolutamente il contrario degli orti normali che inquinano, producono cibo cattivo, non sequestrano affatto CO2, anzi, la estraggono”. All’interno dell’orto bioattivo, Fabio Roggiolani, Cofondatore di Ecofutuo, ha piantato le capsule biodegradabili di Caffè Pascucci, tra gli sponsor del festival.

Il festival italiano delle eco tecnologie concrete

Ecofuturo nasce nel 2014. E’ il festival italiano delle eco tecnologie. Ed al contempo una rete di aziende, professionisti e ricercatori che annualmente si incontrano per diffondere alle istituzioni ed al grande pubblico le più rilevanti innovazioni e nuovi approcci tecnologici di risoluzione a problemi energetici, ambientali e climatici. I Cofondatori del Festival sono Michele Dotti, Fabio Roggiolani, Jacopo Fo. Nel 2020 il festival ha ampliato il suo pubblico con la fiera virtuale EXCO. Strumento per rendere accessibile le innovazioni di Ecofuturo ogni giorno e da qualsiasi parte del mondo. “Ospitiamo oltre 70 aziende del settore delle energie rinnovabili, abbiamo sei padiglioni che spaziano dalle energie rinnovabili alla mobilità sostenibili all’agricoltura. E anche un padiglione interamente dedicato al mare circolare”, spiega Elena Pagliai di Ecofuturo.

I VIDEO DEDICATI AL FESTIVAL DA IL FATTO QUOTIDIANO: Ecofuturo, al via la nona edizione del festival dedicato alle ecotecnologie – Ecofuturo Festival: economia circolare, scuola ed edilizia sostenibile – Ecofuturo: al centro il tema delle comunità energetiche e della geotermia

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